“Ho fatto tutto il possibile per iscrivere la squadra”. La Casertana ha rotto il suo silenzio. Il patron Giuseppe D’Agostino ci ha messo la faccia anche stavolta e ha tracciato i contorni della vicenda, spiegandone minuziosamente i dettagli, affiancato nella conferenza nella nuova sede sociale del club rossoblù, dal dottore commercialista Vincenzo Spera. Due ore lunghe e ricche di retroscena, che hanno animato le settimane del club casertano. Il presidente non usa mezzi termini per definire dolosa la mancata iscrizione della Casertana – “Si voleva il fallimento della Casertana” – le sue parole.
Provando a fare ordine, come illustrato dal dottor Spera, l’istanza di fallimento presentata (e poi oggetto di rinuncia e desistenza in data 19 marzo) al tribunale di Santa Maria Capua Vetere dall’avvocato Franco Capasso, ex socio del club rossoblù per un credito passato di poche decine di migliaia di euro, ha “evidentemente compromesso il rilascio di qualsivoglia garanzia fideiussoria, sebbene la Società avesse tutti i presupposti e le caratteristiche per ottenerne il rilascio” – come riconosciuto dal famoso studio legale internazionale Osborne Clarke. Sintetizzando in parole meno complesse, la procedura fallimentare, unita anche all’accordo di ristrutturazione del debito, ha creato quello che in materia giuridica si definisce come “legittimo impedimento” ai fini della mancata fideiussione – sottolineato dal dottor Spera. È proprio questo l’ago della bilancia per cui la Covisoc ha bocciato la domanda di iscrizione al prossimo campionato si serie C: se tra tre fattori analizzati, due – come i criteri infrastrutturali e la situazione debitoria – sono stati superati, la Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche ha rigettato, appunto la domanda per la mancata fideiussione. Sarà quindi proprio la causa di forza maggiore il punto dove batterà l’avvocato Mattia Grassani affinché il Collegio di Garanzia del Coni, che si riunirà lunedì, si pronuncerà in modo positivo. “Ci sono buoni presupposti – pronostica Spera – se venisse riconosciuta la causa di forza maggiore, vinceremo”.
“Perdere la C sarebbe una vera tragedia per lo stadio, ma sono pronto anche a ripartire dalla D per vincere subito” dichiara il patron a margine della conferenza. “La società attuale – aggiunge – resterebbe solo per le giovanili e per lo stadio, la nuova invece per il campionato dilettantistico”, chiudendo invece in modo assoluto ad una ripartenza dai campionati regionali. Alla piazza non resta altro che attendere l’inizio della prossima settimana per conoscere le sorti della compagine rossoblù.