Stop alla vendita di alcolici dalle 22 e obbligo della mascherina anche nei luoghi all’aperto
Nuova stretta del Governatore Vincenzo De Luca sulla movida. Il presidente della Regione Campania, per prevenire la diffusione del contagio da Covid19, firmerà nelle prossime ora un’ordinanza che avrà efficacia su tutto il territorio regionale ed entrerà in vigore il prossimo 28 giugno e fino al 31 luglio 2021. L’ordinanza prevede, dalle 22 alle 6 del mattino, il divieto di “vendita con asporto di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, da parte di qualsiasi esercizio commerciale (compresi bar, chioschi, pizzerie, ristoranti, pub, vinerie, supermercati) e con distributori automatici”, nonché “il consumo di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, compresi gli spazi antistanti gli esercizi commerciali, le piazze, le ville e i parchi comunali”. Ai “bar, ‘baretti’, vinerie, gelaterie, pasticcerie, chioschi ed esercizi di somministrazione ambulante nonché agli altri esercizi di ristorazione” la vendita di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, “è consentita esclusivamente al banco o ai tavoli”. L’ordinanza vieta “comunque vietati affollamenti o assembramenti per il consumo di qualsiasi genere alimentare in luoghi pubblici o aperti al pubblico”. Comuni e autorità competenti dovranno intensificare vigilanza e controlli in tutte le aree e in particolare in quelle proprie della movida. L’ordinanza non si limita a disciplinare la movida ma prende in esame anche l’uso dei dispositivi di sicurezza anti covid. In particolare, si legge nel provvedimento, “in conformità a quanto previsto dall’Ordinanza del ministro della Salute 22 giugno 2021, l’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, anche all’esterno, resta fermo, tra l’altro, in ogni situazione in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o quando si configurino assembramenti o affollamenti”. Le mascherine restano quindi obbligatorie su tutto il territorio regionale in “ogni luogo non isolato come ad esempio nei centri urbani, nelle piazze, sui lungomari, nelle ore e situazioni di affollamento, nonché nelle file, code, mercati o fiere ed altri eventi, anche all’aperto, nonché nei contesti di trasporto pubblico all’aperto quali traghetti, battelli e navi”.
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Rallenta la campagna vaccinale su Napoli città. Poco meno di un migliaio di persone e i tre Open Day con il vaccino Pfizer programmati dall’Asl Napoli 1 per i prossimi giorni rischiano di essere il capolinea della campagna vaccinale nel capoluogo campano. Sono 860 i prenotati per l’ultimo Open Day programmato. Lo dice, ai microfoni di una emittente privata, il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva. “Non e’ possibile che a Napoli ci sia solo il 62% di prenotazioni – spiega il manager sanitario – tra oggi e domani ci restano circa 3mila di quelli prenotati, da dopodomani non abbiamo più un persona in piattaforma. Sono 546mila le prime dosi e la metà si sono consolidate in seconde dosi. Numeri importanti ma dobbiamo comunque invitare a vaccinarsi chi non lo ha ancora fatto. I medici devono spingere e far capire quanto sia importante”. Verdoliva sottolinea che sono stati vaccinati i senza fissa dimora, il campo rom della circonvallazione esterna. “Ma i napoletani non iscrivendosi non permettono alla città di raggiungere l’immunità di gregge. Non dobbiamo tralasciare nulla, abbiamo lanciato tre Open Day e chi lo farà riceverà la seconda dose in 3 settimane con Pfizer”, aggiunge. Una situazione che non si replica nelle altre Asl campane. Dall’Unità di Crisi regionale fanno sapere che le prenotazioni sono nella norma.