(Di Antonio Citarelli) Minuto 17 di una gelida domenica allo stadio Pinto: un perfetto cross col mancino di Mario Pacilli dalla destra, uno stacco di testa perfetto che si insacca sotto la traversa e poi il dolce suono del Flauto Magico torna a risuonare a Caserta. Solo diciassette minuti, al primo pallone toccato, per (ri)presentarsi alla Casertana nel modo migliore per Gianluca Turchetta e guadagnarsi ancora l’affetto dei pochi fortunati sugli spalti, oltre che dei sofferenti tifosi di fede rossoblu seduti sul sofà di casa. Diciassette, che nella cabala napoletana indica “a disgrazia”, è stato invece di buon auspicio stavolta, aprendo invece le danze verso una vittoria tanto utile in chiave classifica quanto meritata, al culmine di una buonissima prestazione contro la terza della graduatoria, il Catania di Giuseppe Raffaele.
Segna, emoziona e poi tanta generosità per il numero 20 rossoblu che esce dal campo con i crampi per il tanto lavoro di copertura fatto nella ripresa, utile alla causa di Federico Guidi. Un partenza col botto per il Flauto Magico, e se chi ben comincia è a metà dell’opera, allora musica maestro!