“Ogni scartato è figlio di Dio”: lo ha sottolineato Papa Francesco nella Messa della Notte di Natale chiedendo di rivolgere lo sguardo a chi è più in difficoltà. Guardando al Dio che si è fatto bambino, il Pontefice sottolinea: “Il suo amore disarmato e disarmante ci ricorda che il tempo che abbiamo non serve a piangerci addosso, ma a consolare le lacrime di chi soffre. Il Figlio di Dio è nato scartato per dirci che ogni scartato è figlio di Dio. È venuto al mondo come viene al mondo un bimbo, debole e fragile, perché noi possiamo accogliere con tenerezza le nostre fragilità. Dio prende dimora vicino a noi, povero e bisognoso, per dirci che servendo i poveri ameremo Lui – ha detto il Pontefice – Abbiamo bisogno di lasciarci attraversare dal suo amore gratuito, dal suo amore instancabile, dal suo amore concreto. Abbiamo bisogno di lasciarci attraversare dal suo amore gratuito, instancabile, concreto. Quante volte invece, affamati di divertimento, successo e mondanità, alimentiamo la vita con cibi che non sfamano e lasciano il vuoto dentro”.
La Messa della Notte, quella nella basilica vaticana, è stata anticipata per rispettare le norme anti-Covid. Pochi inoltre i fedeli presenti a San Pietro per il rispetto del distanziamento: circa 200 persone in una basilica che ne può contenere 7mila. Questa mattina, giorno di Natale, la tradizionale benedizione Urbi et Orbi non si terrà dalla Loggia con la presenza dei fedeli ma nell’Aula delle benedizioni da dove il messaggio del Papa sarà diffuso in streaming in tutto il mondo.