Una testimonianza da brividi legata al Coronavirus quella pubblicata nell’edizione odierna della Gazzetta del Sud di Reggio Calabria. Intervistato da Daniela Gangemi, l’ex dirigente della Reggina, Giuseppe Praticò, ha raccontato la sua terribile esperienza con il Coronavirus.
“All’inferno e ritorno” e mai titolo fu piu’ azzeccato per descrivere l’avventura di Giuseppe nella lunga battaglia contro il virus. “Lo scorso 16 ottobre ho iniziato ad avere i primi sintomi– ha raccontato Praticò- febbre e dolori articolari lancinanti. Dopo qualche giorno ho perso il gusto e ho iniziato a preoccuparmi. Il tampone è risultato positivo ma ancora i sintomi erano sotto controllo. In seguito si è manifestata una forte tosse e dopo il consulto con il medico è stato necessario il ricovero. La Tac ha immediatamente evidenziato la polmonite bilaterale. Sono stato ricoverato nel reparto malattie infettive e sono rimasto attaccato al respiratore dal 23 ottobre al 3 novembre”. Un esperienza che ha segnato l’imprenditore reggino che, in tutta la sua onestà, ha voluto lanciare un messaggio a tutti: “Prima avevo un approccio un po’ distratto alla vita, preso dalla routine quotidiana. Pensavo che fosse una cosa che potesse colpire me. Adesso che ho vissuto la malattia il grado di attenzione è al massimo. Spero che questa mia testimonianza possa servire ad altre persone per capire che è necessario indossare le mascherine e stare attenti, molto attenti”.
Giuseppe adesso si trova in isolamento domiciliare, in attesa del tampone negativo che finalmente potrà porre fine ad una lunga agonia.