Si pensa all’utilizzo di navi o aerei per il trasporto di turisti positivi dalla Sardegna a terraferma
Olbia. La protezione Civile della Regione Sardegna sta mettendo a punto un piano di rientro a casa per le decine di turisti e lavoratori risultati positivi al Coronavirus dopo aver eseguito il tampone rinofaringeo e che si trovano in isolamento nei luoghi di villeggiatura in Costa Smeralda. A sollecitare questo tipo di intervento è stato il Coordinatore dell’Unità di Crisi Nord Sardegna che ha spiegato della proposta “non è caduta nel vuoto e ho notizia che la Protezione civile sta mettendo a punto un piano di rientro che sarà valutato e se ritenuto valido attuato nei prossimi giorni”.
Gli hotel. Le strutture ricettive provano a resistere pur ritrovandosi a dover lavorare con un una drastica riduzione di accessi rispetto all’anno scorso. Federalberghi lancia l’allarme: “Ci sono tutte le condizioni per far capire che il clamore mediatico sulla Sardegna è ingiustificato e che nell’isola si può trascorrere una vacanza tranquilla e in sicurezza ma se non si raggiunge almeno il 35% molti alberghi saranno costretti a chiudere prima del tempo sull’onda di quello che sta succedendo alle discoteche”.
Tamponi a staff Phi Beach, 21 positivi – Al Phi Beach di Baja Sardinia sono risultati positivi al Coronavirus 21 dipendenti. Gli esiti dei tamponi effettuati nei giorni scorsi ai membri dello staff del discoclub di Forte Cappellini, uno dei più frequentati della Costa Smeralda, sono stati ufficializzati nella giornata di ieri. Le persone contagiate sono tutte asintomatiche e sono ora sottoposte all’isolamento fiduciario ai loro domicili in Gallura. Per la maggior parte sono lavoratori non residenti in Sardegna che saranno assistiti dall’Ats durante il loro periodo di isolamento.