Una violenza ingiustificata e collegata alla promozione in Serie B della Reggina è avvenuta nella giornata di ieri a Soverato, dove un giovane infermiere di Reggio Calabria è stato aggredito da un gruppo di ignoti all’interno di uno stabilimento balneare. Il giovane Filippo Forti, nativo di Melito Porto Salvo ma trasferitosi a Soverato da 3 anni come infermiere all’ospedale cittadino, si trovava in un lido con la maglia celebrativa della promozione in B della Reggina. Una maglia bianca con la scritta The Incredibles, indossata da gran parte della tifoseria amaranto sia in città che nel resto d’Italia. Alla vista del ragazzo e della sua maglia, un gruppo di 5 o 6 uomini, avvisato da terze persone, si è recato allo stabilimento minacciando inizialmente il ragazzo e picchiandolo con calci e pugni in seguito. Fondamentale l’immediato soccorso dei presenti e dei proprietari del lido, i quali hanno trascinato il ragazzo in cucina, evitando il peggio. Il giovane Filippo -fortunatamente- non ha riportato gravi danni. L’accaduto è stato prontamente denunciato alle autorità.
Un gesto meschino e ingiustificabile commesso alla presenza di telecamere di videosorveglianza, le quali potranno individuare e condannare gli autori dell’aggressione. Un gesto che ha indignato gran parte della città reggina e dell’Italia. ‘Gran Parte’ , perchè nonostante il grave accaduto c’è ancora chi giustifica queste becere azioni, animalesche, affermando che in ‘Terra nemica’ non si dovrebbe andare con i colori amaranto. Un po’ come le persecuzioni dei cristiani, costretti alle violenze più atroci perchè legati ad una fede.
Nel 2020, leggere di azioni simili, di giustificazioni simili, rimane la più grande sconfitta per una società eticamente e socialmente avanzata. Ma la maglia amaranto, tornata allo splendore nazionale e internazionale, deve essere solo ed esclusivamente un vanto.