Pompei. «Il nostro pensiero circa i sottopassi a Pompei non è cambiato». A dirlo è la Senatrice del Movimento 5 Stelle di Pompei Virginia La Mura che commenta la notizia circa i saggi archeologici nei pressi del passaggio a livello di Via Stabiana, dove c’è l’intenzione di Ferrovie dello Stato di realizzare un sottopassaggio pedonale. Sia l’EAV che le Ferrovie hanno intenzione di eliminare i passaggi a livello a raso creando una serie di infrastrutture a sostegno della viabilità. Tutto rientra in un grande progetto di riqualificazione urbana che, secondo il Movimento 5 Stelle, e diversi comitati presenta diverse criticità.
Le due linee ferroviarie, Torre Annunziata – Poggiomarino per quanto riguarda EAV, e Napoli-Battipaglia di competenza di RFI, rappresentato due barriere nel territorio del comune di Pompei e sono molti gli attraversamenti dei binari regolati da passaggi a livello sia carrabili che pedonali. L’obiettivo di eliminazione dei passaggi a livello, perseguito per motivi di sicurezza stradale, ha portato a prevedere, negli interventi di riqualificazione delle linee ferroviarie e delle stazioni, la creazione di sottopassaggi veicolari e pedonali.
«La soluzione tecnica dei sottopassi – afferma La Mura – è la soluzione a minor impatto per il gestore ferroviario ma che di fatto ne scarica la gestione agli enti locali e azzera le interferenze della propria infrastruttura con il territorio. La verità – prosegue la senatrice del Movimento 5 Stelle – è che questa “soluzione” non è una soluzione ma un grave problema per il territorio e soprattutto per i cittadini. I sottopassi diventano luoghi di degrado difficilmente praticabili da pedoni e inoltre sono soggetti ad allagamenti continui, ovunque, e certamente anche in un’area dove il rischio idrogeologico è altissimo. I sottopassi e tutte le infrastrutture a sostegno che si andranno a creare non rappresentano l’esatta risposta a quelle che sono le esigenze del territorio. Riteniamo che questi interventi non andranno a risolvere il problema della viabilità a Pompei. I sottopassaggi non sono da nessuna parte elementi architettonici positivi. Pompei dovrebbe invece incentivare la ciclabilità, gli spostamenti multimodali e la riduzione del traffico, con parcheggi nelle aree esterne, in prossimità dei nodi di scambio, come potrebbe essere la stazione di Moregine. Il faro che dovrebbe indicare la strada a tutti gli operatori che investono sul territorio è la riqualificazione ambientale, che non vuol dire solo naturalistica, ma anche rigenerazione urbana. Sarebbe opportuno attendere e aspettare l’insediamento della nuova giunta per valutazioni anche politiche sui progetti (alcuni già approvati) e riprendere il confronto con la città. Nel caso del progetto EAV, i cittadini sono insorti per bloccare i sottopassaggi del progetto di Compatibilizzazione urbana della circumvesuviana nel tratto Pompei-Poggiomarino. Grazie al senso di appartenenza, il senso civico e la partecipazione attiva alla vita pubblica, i cittadini sono riusciti ad imporre un confronto all’amministrazione non solo Comunale ma anche della Regione Campania. Un dialogo che ha portato anche, seppur parziali, modifiche del progetto come nel caso del sottopasso di Via Nolana e sospensione degli altri, di via Fucci e via Crapolla II (rimane confermato quello di via Scacciapensieri necessario per il raccordo con la nuova viabilità), in attesa dell’esito di fattibilità della conversione della linea ferroviaria in metropolitana leggera, proposta condivisa da tutti i comuni attraversati dalla ferrovia stessa. Non sappiamo nulla di questo studio di fattibilità e presenteremo una interrogazione al ministro, ma avremmo piacere se la Regione battesse un colpo. Non è possibile che dopo il dietrofront sul progetto Pompei Santuario, si riproponga ancora una volta la “non soluzione dei sottopassaggi” anche nel caso dei quattro passaggi a livello lungo il tratto centrale del territorio di Pompei (via Masseria Curato, Via Stabiana, via Astolelle e traversa di via Acquasalsa) che servono il tratto ferroviario Napoli-Battipaglia».