Una notizia che ha sconvolto il mondo delle calcio nella notte italiana, quando la notizia è stata confermata da diverse testate giornalistiche. Il calciatore Cevher Toktas del Bursa Yildirim Spor ha ucciso il figlio di 5 anni. È stato Mundo Deportivo a riportare le prime parole rilasciate dal calciatore trentunenne.
L’omicidio è avvenuto il 23 aprile scorso ma Toktas si è consegnato spontaneamente alla polizia nella giornata di ieri, 11 giorni dopo l’agghiacciante gesto. Il piccolo si trovava ricoverato in una clinica di Bursa per aver accusato dei sintomi riconducibili al Covid-19, quali le gravi difficoltà respiratorie. A chiarire la situazione è stata la confessione del padre: “Gli ho messo un cuscino sulla testa mentre lui era disteso sulla schiena e gliel’ho tenuto premuto per 15 minuti. Quando ha smesso di muoversi l’ho tolto. Quindi ho chiamato i dottori in modo che non sospettassero nulla. Non ho mai amato mio figlio, non l’ho mai voluto. Non ho alcun problema mentale, l’unica ragione è questa. Non so perché l’ho fatto”.
In Turchia un crimine del genere può essere punito con l’ergastolo, pena che con ogni probabilità sarà inflitta all’uomo.