Continua l’eruzione dell’Etna che dalle prime ore di domenica mattina sta tenendo costantemente impegnato l’Istituto di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo. L’eruzione ha interessato il nuovo cratere di Sud Est, lungo la zona orientale e meridionale. Gli ultimi aggiornamenti rilasciati da INGV
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che le reti
di monitoraggio hanno registrato alle ore 23:55 (21:55 UTC), il rientro dei parametri alla
normale attività.
L’analisi dei dati registrati dalle telecamere di sorveglianza ha consentito di osservare
che l’alimentazione del trabocco lavico dall’area nord della terrazza craterica descritto
nei comunicati precedenti è progressivamente diminuito fino ad arrestarsi.
Permane una modesta anomalia termica a valle del punto di emissione del flusso lavico,
in progressivo raffreddamento.
Persiste inoltre una ordinaria attività stromboliana da entrambe le aree crateriche.
Le caratteristiche del segnale sismico non mostrano cambiamenti rilevanti rispetto al
periodo precedente. L’ampiezza del tremore, la frequenza e l’intensità delle esplosioni
risultano stazionarie.
Le stazioni di deformazione clinometriche e GPS di Stromboli non evidenziano
variazioni significative.
Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.