L’ignoranza e la stupidità ai tempi del Coronavirus non frenano la loro corsa incessante. E l’allenatore dell’Atalanta Giampiero Gasperini ne è la prova evidente. Poco importa essere un grande allenatore, i meriti sportivi in questi casi si annullano completamente. In questo momento così delicato per tutti, TUTTI, ha avuto il coraggio di rilasciare dichiarazioni imbarazzanti e fuori luogo: “Il calcio è un antidepressivo, una forma di sopravvivenza, è così che lo considero. Hanno voluto dare un segnale forte…bah. Bisognava andare avanti con le porte chiuse.” Questa una prima parte di dichiarazioni da analizzare. Si, il calcio sarebbe potuto essere davvero l’unico spettacolo in grado di tirarci su il morale ma evidentemente la situazione è precipitata senza che le istituzioni se ne accorgessero. Giocare a porte chiuse non può e non poteva essere la soluzione semplicemente perché anche i calciatori, essendo essere umani proprio come tutti noi, possono essere contagiati. E Rugani e Gabbiadini ne sono l’esempio. Quindi no caro Gasp, porte chiuse un cavolo. Il calcio va chiuso tutto, se ne riparlerà poi.
Ma il tecnico nerazzurro, oltre queste considerazioni ovviamente fuori luogo, ha rincarato la dose con il solito spicciolo paragone tra Nord e Sud. “Restate in casa, state in famiglia, non uscite. In Lombardia siamo in difficoltà ma sufficientemente organizzati. Mi chiedo cosa potrebbe accadere a Roma e a Napoli”. Altra cazzata, caro Gasp. E’ vero, a Roma, a Napoli, e più in generale al sud, le carenze dal punto di vista sanitario sono evidenti. Ma in mancanza di queste, ci sono le eccellenze mediche a tappare queste falle. A Roma i medici dello Spallanzani stanno salvando vite ogni giorno, compiendo veri e propri miracoli. A Napoli i medici di Cotugno e Pascale hanno unito le forze e le conoscenze per sperimentare una cura che pare stia funzionando.
Il sud potrà avere anche un milione di problemi ma nelle difficoltà i suoi cittadini si esaltano. Anche in questo caso, per sconfiggere un male come il Coronavirus, i medici del sud hanno dimostrato di essere i migliori. E quindi queste dichiarazioni, questi pregiudizi di Gasperini sono davvero schifosi. Purtroppo non è l’unico a pensarla in questo modo. Pazienza. I medici del sud salveranno la vita anche a loro, senza alcun tipo di problema.
Qualche giorno fa un collega di Gasperini, uno dei migliori allenatori del mondo, Jurgen Klopp, disse: “Sono un allenatore, non ho le competenze per parlare di Coronavirus.” Ecco, Gasp, non ha praticamente capito la lezione di grande umiliata di Klopp. Peccato.