Sono almeno 11 persone hanno perso la vita e 24 risultano disperse, a seguito del terremoto di magnitudo 6,1 verificatosi nelle Filippine. Gran parte delle vittime e dei dispersi sono concentrati a Porac, nella provincia di Pampanga, dove il sisma ha causato il crollo di un supermercato. Il terremoto ha anche danneggiato uno scalo aeroportuale e bloccato la fornitura di energia elettrica nella provincia. La scossa più forte è stata avvertita anche a Manila, dove le persone sono uscite in strada nel timore di crolli. Nel 1990 un terremoto di magnitudo 7,7 verificatosi nella stessa regione ha ucciso quasi 2mila persone. Nella notte i soccorritori hanno trovato infatti altri corpi tra le macerie di un supermercato e delle case di un villaggio nella provincia di Pampanga, a nord di Manila. Un uomo è stato invece estratto vivo in mattinata e secondo le autorità locali un’altra persona è stata salvata dai soccorritori. Il sisma è avvenuto alle 17:11 ora locale (le 11:11 in Italia). Ha avuto una magnitudo stimata in 6.1 dal servizio geologico statunitense Usgs e in 5.9 dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). L’ipocentro è stato a una profondità compresa tra i 10 e i 20 km, mentre l’epicentro a Gutad nella regione di Luzon Centrale.