Prima Cicerelli, poi il solito Kragl che al 39′ trova il gol del raddoppio: ma contro il Foggia, allo Stadio Pino Zaccheria, il Livorno pareggia i conti proprio con un ex rossonero, Gabriele Gori, che in sei minuti realizza una doppietta, regalando ancora una speranza alla squadra di Breda. L’esultanza parla da sé, il nove amaranto si riprende una piccola rivincita e sfoggia con fierezza la sua nuova maglia al suo vecchio stadio. Il Foggia però non molla e all’87 ha la possibilità di ritrovare il vantaggio su calcio di rigore: sul dischetto non può che andare Mazzeo, ma Zima riesce a parare il tiro del 19 rossonero e distrugge la speranza dei 12mila tifosi foggiani.
Solo qualche minuto dopo viene assegnato un altro calcio di rigore, questa volta al Livorno. Leali risponde a Zima e a sua volta diventa l’eroe della serata: para il tiro di Giannetti e salva il Foggia nel finale.
Tra Foggia e Livorno non si va oltre il 2-2, un pareggio che regala un solo punto alle due squadre, entrambe a 31 punti in classifica.
Nel post partita è così intervenuto in conferenza stampa l’allenatore rossonero, Gianluca Grassadonia, che ha analizzato il match: “La formazione iniziale è lo specchio di quello che ho visto in settimana. Penso che la squadra abbia fatto un buonissimo primo tempo, potevamo portarci sul 3-0. Poi dopo il 2-1 è cominciata un’altra partita. Dopo questo pareggio cosa cambia? È ancora tutto in gioco, capisco l’amarezza ma il rigore sbagliato dal Livorno può essere un segnale positivo. È ancora tutto in gioco perché ci sono altre quattro partite. Sapevamo che erano bravi con le palle di testa e noi siamo stati poco lucidi sul primo gol. Chiunque fosse entrato avrebbe fatto fatica soprattutto a livello mentale. Abbiamo smesso di giocare perché poi è subentrata la paura. Non butto la croce sui giocatori importanti come Iemmello e non giudico il rigore con l’espulsione di Billong. Dobbiamo continuare a crederci anche se c’è il rammarico per una partita dominata che potevamo più volte chiuderla con il terzo gol.
I cambi? Matarese era stanco e non giocava dall’inizio dallo scorso anno. Cicerelli ha preso una botta, Busellato l’ho tolto perché era ammonito ed anche lui non giocava dall’inizio da Lecce“.