Allegri sull’uscita dai social. “Questo è un problema… Scrivevo un messaggio dopo la partita, non sono mai stato un seguace dei social. Come sono entrato, sono uscito. Ero a cena a casa, non so neanche di che parlavo e ho detto ‘domani li chiudo’. Lo trovo normale uscire dai social. L’ispirazione di giocare con due centrocampisti viene la mattina, uscire dai social la sera, mi sembra normale. Il clamore mi meraviglia, altro che strategia mondiale e guerra nucleare. Se non torniamo alla normalità, tutto è un problema. Le cose semplici destabilizzano ma la normalità deve essere l’ordine del giorno”.
Allegri sul futuro. “E’ semplice, ho visto il Presidente l’altro giorno e come tutti gli anni, visto che adesso abbiamo una bellissima gara domani, poi Udinese e ritorno con l’Atletico Madrid, ci rivedremo per parlare di come sta andando l’annata e del futuro. Non ci sono problemi, sono legato alla Juventus, in quattro anni ci siamo tolti tante soddisfazioni”.
Allegri sulla stagione. “Siamo ancora in corsa per il campionato e per la Champions, spiace per la Coppa Italia. Ne abbiamo vinte quattro, una può andare male… In Champions ci sta di perdere 2-0 all’andata, spiace per le reazioni che ci sono state: si erano create aspettative per cui la Juventus doveva andare per vincere 3-0 contro l’Atletico. E’ poco da persone intelligenti, nelle mie 51 gare di Champions abbiamo perso 11 volte, di cui 1 a Berna, 1 a Siviglia dove avevamo già passato il turno. Delle restanti 9, 1 in casa con lo United, 1 a Monaco, le altre tutte contro Barcellona, Real e Atletico, due per una. Sono le tre squadre che nel ranking sono sopra la Juventus”.
Allegri sul Napoli. “Troveremo uno stadio che spingerà il Napoli per vincere ma lì le partite non finiscono mai e vogliamo vincere la gara”.
Allegri sulle critiche ricevute sui social. “Riflessioni ne faccio sempre, su futuro immediato e futuro lungo. I social? Non li leggo. Ho sentito in giro, certo, ma sono cascato dal pero: abbiamo giocato con l’Atletico, è vero, facendo un brutto secondo tempo. Poi nel calcio è semplice, una palla fa la differenza, è questione di centimetri. Le critiche sono giuste quando perdi, che siano dettate da un’aspettativa al di là di ogni realtà è sbagliato. In Champions può succedere di tutto: se lunedì all’Atletico si fanno male tre giocatori, avranno più problemi. A noi ne mancavano sei laggiù: Khedira per il problema al cuore, Douglas Costa non ha recuperato, la febbre di Pjanic… La Champions non è il campionato, se perdi sei andato… Vincere è una cosa straordinaria, non è semplice: il Napoli sta facendo tanti punti, la Juve ne ha fatti di più. Il Real ci ha messo undici anni per vincere la Decima…”.
Allegri sull’ingratitudine. “Chi mi vuole mi prende così: i tifosi allo stadio mi hanno sempre rispettato, dandomi sempre apporto, non posso che ringraziarli. Se a fine partita, magari, non faccio capriole, non so che dire ma io in panchina devo essere un esempio. Altri si comportano in altro modo, io devo essere accettato per quello che sono. Sono infastidito e sono arrabbiato per come abbiamo perso a Madrid il secondo tempo, non con gli altri. Devo essere lucido in quello che vedo e in quello che sarà”.
Allegri su Cristiano Ronaldo. “Sta bene, si è allenato e domani giocherà”.
Allegri sugli assenti. “Su Khedira non ci sono date di rientro. Douglas Costa spero di recuperarlo per l’Atletico, gli altri sono tutti fuori. Cuadrado è lontano dal rientro, l’unico che possiamo recuperare per l’Atletico è Douglas Costa”.
Allegri sui centrocampisti. “Se gioco coi due, davanti resta solo Kean come alternativa. Altrimenti uno tra Dybala e Bernardeschi. Con chi abbiamo dobbiamo far bene, ci aspetta una grande partita. Domani uno tra Emre Can e Bentancur sarà dentro al campo dal 1′”.
Allegri sulla condizione. “Questa gara e i giorni pre Madrid, saranno sfruttati per migliorare la condizione atletica. Quelle di Bonucci e Chiellini miglioreranno, spero ci sia Douglas Costa e Pjanic verrà avanti di condizione. Se passeremo o no, non lo so: sicuramente saremo pronti per la partita”.
Allegri sul suo futuro. “Ci hanno dato per morti prima di essere eliminati in Champions e da qui le voci sul futuro di Allegri per motivi non veri. Mi dovrò vedere con il Presidente quando vorrà e parleremo come ogni anno e lì decideremo se andare avanti insieme o ognuno per la sua strada. Deciderò, deciderà, decideremo cosa fare il prossimo anno senza nessun problema ma ora dobbiamo essere concentrati sul Napoli, sul campionato ancora da vincere anche se domani è uno spartiacque da vincere. Poi penseremo alla gara di martedì 12 dove ci sarà bisogno di tutti, di uno Stadio che per 95′ dovrà spingere la squadra all’impresa”.
Allegri sul Napoli. “La preparano da più di una settimana, vogliono dimostrare di essere più bravi di noi. E’ una gara importante per il calcio italiano, si sfidano le due squadre che si sono giocate lo Scudetto negli ultimi anni. Il Napoli gioca più diretto ora, troveremo più spazi, sarà diversa dalle ultime”.
Allegri su Mandzukic. “E’ un momento così, capita a tutte le punte. A inizio anno non segnava Ronaldo, poi ha iniziato. Dybala è tornato al gol a Bologna, Mandzukic ha già fatto diversi gol. Sono sereno, servono magari più gol da parte di Bernardeschi, dei centrocampisti e dobbiamo sfruttare di più le palle inattive”.
Allegri sul Napoli. “Lo scorso anno avevano 10 punti in più, noi 4 in meno. Vincere i campionati non è facile, la domenica devi vincere: a Bologna abbiamo trovato difficoltà, ora chi deve salvarsi deve fare punti, chi deve andare in Europa pure. Sembrava solo una lotta per il quarto posto, ora è per terzo e quarto: devi sudare ogni giorno, la vittoria dei campionati passa dalla quotidianità, la Champions è una cosa diversa. Bologna è stato uno strascico di Madrid, tutti ne abbiamo risentito, giocatori compresi”.
Allegri sulla gara di domani. “Ci giochiamo due terzi di Scudetto. E’ questione di matematica, è una gara dove noi ci giochiamo tantissimo dello Scudetto. A livello mentale è una soddisfazione vincere queste gare, soprattutto confermi quel che stai facendo: il campionato lo vince sempre la più forte, la squadra più regolare, quella più costante nei risultati perché devi arrivare a un tot di punti, segnando e subendo gol”.
Allegri sullo scetticismo. “Non penso al futuro nè allo scetticismo della tifoseria: allo stadio non avverto questo, sono sincero. Credo che i risultati finora siano ottimi, la negatività c’è: io cerco di dire ‘guardiamo positivo’, contro quelli che sono negativi non posso farci niente. Lì servirebbe un salto avanti, ma è questione di educazione generale. Posso dirlo ma se si perde una partita e si vede tutto nero, significa che qualcosa non torna e va cambiato qualcosa”.