Castellammare di Stabia. Si respira ancora un odore acre a via Ripuaria ma, fortunatamente, il peggio è passato. I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte, e sono ancora sul posto, per domare l’incendio che ha distrutto un capannone industriale adibito alla lavorazione di cosmetici. L’incendio ha interessato un’area di oltre 2mila metri quadrati.
L’inferno di fuoco è partito alle 13.15, l’incendio si è prorogato in pochissimo tempo grazie anche ad un’enorme quantità di solventi che erano all’interno della struttura. Proprio in giornata era arrivato un carico di prodotti da lavorare. La situazione è apparsa grave fin dall’inizio, un operaio ha accusato un malore, probabilmente dovuto dai fumi. Altri, nove circa, non hanno subito traumi. Erano all’interno della struttura e si sono, fortunatamente, messi tutti in salvo. Anche durante tutta la giornata di oggi i caschi rossi sono stati impegnati nelle operazioni di spegnimento. C’erano, infatti, ancora alcune colonne di fumo che si alzavano dal capannone visibili anche da alcuni punti della città. Salvo, invece, il capannone di una società che si occupa della commercializzazione di strutture antincendio. Ad evitare che le fiamme interessassero anche quella struttura è stata una camera stagna di circa 50 centimetri. Si è temuto il peggio anche perché adiacente alla struttura incendiata vi era un capannone adibito a deposito di barche da diporto il cui valore, nel complesso, non era da poco. Fortunatamente le imbarcazioni sono state tutte spostate e quindi tutte salve. Ad annunciarlo è stato proprio l’impresa attraverso un post sulla pagina Facebook. “Il Cantiere Nautica Stabiae – scrivono – informa la spettabile clientela che non ha subito nessun danno dell’incendio che si è innescato dietro da noi, abbiamo aiutato i vigili del fuoco con il nostro impianto antincendio”.
Quelli di ieri sono stati momenti davvero difficili, decine di vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di spegnimento, rese difficili anche dal forte vento, che sono continuate anche in giornata. Ora però è il momento di fare la conta dei danni. Parte del capannone è stata completamente distrutta, attrezzature e materiali per la lavorazione pura. Secondo una stima sommaria si tratterebbe di un danno da centinaia di migliaia di euro. Alla base di tutto sembrerebbe si sia stato un guasto elettrico a generare l’inferno di fuoco ma anche questa circostanza è in via di accertamento da parte degli inquirenti. Solo nelle prossime ore sarà possibile avere un quadro più chiaro della situazione. CLICCA QUI E METTI MI PIACE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK