Dopo la vittoriosa trasferta europea, l’Inter tornerà in campo domani contro una temibilissima avversaria, la Sampdoria di Giampaolo. Spalletti, dal centro Suning, ha parlato ai microfoni della stampa per presentare il match, rilasciando inizialmente delle dichiarazioni a Inter Tv: “Vorrei parlare solo di campo. L’aspetto mentale ora conta molto, il nostro passato recente dice che quando ci sono troppe cose nella mente della squadra poi le reazioni sono sempre inferiori a ciò che potrebbero essere. Dentro lo spogliatoio certe cose non devono entrare. Bisogna concentrarsi sulla Sampdoria, cliente scomodissimo, guidata da un tecnico di campo, molto bravo a insegnare i compiti individuali e il modo di stare in campo. Sa giocare bene a calcio, l’ho vista contro il Frosinone e credo si tratti di una casualità. Giampaolo è uno dei migliori tecnici della nostra Serie A, merita di andare in Europa. Brozovic e Keita? Quest’ultimo sta subendo dei rallentamenti, pensavamo riuscisse a guarire più in fretta e invece serve ancora qualche giorno. Il resto del gruppo è a disposizione, ci sarà qualche elemento nuovo, tante cose che vanno oltre la fatica della gara stessa”. Poco dopo inizia la conferenza stampa, la prima domanda ovviamente è su Icardi e sull’incontro che c’è stato con quest’ultimo: “Per noi ripeto è stata una scelta dolorosa e difficile da prendere. Dentro lo spogliatoio ci sono portoni aperti, ci diciamo tutto in faccia e direttamente. Si può dire che è stata presa una decisione non contro Mauro ma a favore dell’Inter. Praticamente è quello che gli ho detto, non si possono spiegare tutti i particolari. Dobbiamo rendere conto ai tifosi, in ogni decisione che prendiamo, verso il movimento che ci permette di stare dentro certi meccanismi. La squadra va messa davanti a tutto. A voi piace chi fa gol, poi c’è anche il difensore che se agisce individualmente può andare in difficoltà. In difesa ci si divide i compiti, serve il supporto per il compagno. E per gli attaccanti il discorso è uguale, non ci sono solo le marcature”. Sulla convocazione di Icardi domani: “Non è convocabile, ha un problema al ginocchio riscontrato dallo staff medico. Non è in condizione di giocare e purtroppo non lo è neppure Keita“. Sul modo di uscire da questa situazione: “Mi concentro sui risultati della squadra, Mauro non sarà con noi ma dobbiamo lo stesso esibire la nostra professionalità. Nessuno risparmierà neanche un centimetro, siamo disposti a passare sopra tutto e tutti per il bene dell’Inter. Spero che chi questa mattina ha lanciato i sassi contro l’auto di Wanda Nara verrà preso. Faremo ovviamente denuncia. A me interessa chi è con il gruppo adesso”. Come cambia l’Inter tatticamente? “Quando mi chiedevano se Mauro e Lautaro potessero giocare insieme, rispondevo che i due giocatori erano e restano simili per caratteristiche. Ora vediamo. Conta come Martinez va a prendersi il pallone a Vienna per andare a battere il rigore, dopo averlo sbagliato contro la Lazio. E’ forte, fuori area si vede che è più disinvolto rispetto a Mauro, poi bisogna vederne il peso in area. Mi è già capitato in passato di avere tre attaccanti da quaranta gol e comunque lottare per la salvezza. Non vuol dire che si può fare a meno di Icardi, fino a quando sarà qui vorremmo usarlo perché è una forza in più. Dovremo essere bravi a farlo convergere verso la squadra e non verso se stesso”. Sulla reazione della squadra: “Ha reagito molto bene, ha fatto una buona partita anche se le nostre potenzialità sono superiori a quelle mostrate. Quando la tensione è così forte non è facile per la squadra, soprattutto per club di questo livello. Noi non siamo così solidi, la macchina dobbiamo ancora guidarla da soli, per questo prestazioni come quelle di Parma ci dicono che abbiamo fatto passi in avanti”. Sulle possibili soluzioni oltre Lautaro prima punta: “Quelle che abbiamo a disposizione sono sotto gli occhi di tutti. Politano a Reggio Emilia giocava in tandem davanti, sa fare la punta ma c’è anche Perisic per per caratteristiche fisiche e atletiche, Keita stesso può farlo”.