Serena Rossi ricorda Mia Martini: la storia della cantante reggina scomparsa nel 1995


Ha emozionato la platea dell‘Ariston cantando “Almeno tu nell’universo” e ricordando la grande artista che è stata Mia Martini. Serena Rossi è stata la vincitrice, almeno morale, della terza puntata del festival di Sanremo. L’attrice napoletana ha già partecipato al format televisivo “Tale e quale show“, imitando proprio la mitica Mimì e conquistando tutti, tanto da arrivare ad interpretare la storica cantante reggina nella serie tv che verrà trasmessa nei prossimi giorni. Dopo la splendida performance, Serena ha voluto onorare la memoria di Mia con delle parole molto significative: “Se pensavo a lei prima di conoscerla – ha detto l’attrice – pensavo a un’ingiustizia, a una violenza, a una discriminazione. E invece era una grandissima artista, una grande donna”. Quindi ha aggiunto: “Stasera vorrei chiederle veramente scusa per tutto quello che le hanno fatto. Questo film è un atto d’amore per lei, per te Mimì!”.

Ma chi è stata Mia Martini? Pseudonimo di Domenica Rita Andriana Bertè, detta anche Mimì. Nata a Bagnara, provincia di Reggio Calabria il 20 settembre del 1947, è stata una delle voci femminili italiane più belle ed espressive della musica leggera italiana di sempre, caratterizzata dal suo essere sofisticata ma non stucchevole e impreziosita da una forte intensità interpretativa. Il culmine del suo successo arriva con l’incontro dell’avvocato Alberigo Crocetta, produttore discografico e scopritore di talenti come Patty Pravo e Mal, nonché fondatore del Piper. Crocetta decide infatti di lanciarla subito pensando al mercato internazionale e inventando perciò lo pseudonimo “Mia Martini“: Mia come Mia Farrow (attrice da lei prediletta), e Martini scelto fra i tre nomi italiani più famosi all’estero (spaghetti, pizza e Martini). Il suo look si fa più zingaresco, caratterizzato dai numerosi anelli e dall’immancabile bombetta. Nel 1971 esce Padre davvero, il primo brano pubblicato col nome di Mia Martini. Il testo tratta di un conflitto generazionale tra padre e figlia, e viene subito giudicato “dissacrante” dalla censura radio-televisiva. Ma l’interpretazione, assolutamente innovativa, riscuote comunque parecchio interesse, tanto da ottenere la vittoria al Festival di Musica d’Avanguardia e Nuove Tendenze di Viareggio. L’album, il primo della cantante, pubblicato nel novembre 1971, è considerato tra i migliori lavori mai realizzati da una donna, nonché uno dei migliori della discografia d’autore. Oltre la collina è anche uno dei primi esempi di concept album italiani, il cui il filo conduttore sono la disperazione e la solitudine giovanile: l’LP affronta, infatti, tematiche quali la religiosità, la malattia e il suicidio. Mia Martini ottiene anche l’attenzione di Lucio Battisti, che esprime il suo stupore dinanzi alla sua insolita vocalità, e la vuole nel suo unico special televisivo Tutti insieme, in cui Mia canta dal vivo “Padre davvero”.. in versione censurata. Il brano, Minuetto, in assoluto la sua canzone più venduta, le vale un nuovo disco d’oro, nonché la vittoria al Festivalbar, seconda consecutiva, cosa che in precedenza era riuscita solamente a Lucio Battisti. Il disco rimane nella top-ten dei 45 giri più venduti per 22 settimane. Nel 1981, dopo un anno di silenzio seguito ai due difficili interventi alle corde vocali (che ne modificarono il suono in favore di una timbrica più roca), l’artista è decisa a proporsi anche come cantautrice, presentandosi con un look più discreto e maschile, lontano da quello eccentrico degli anni settanta. I risultati sono sorprendenti e variano le atmosfere musicali: degne di nota Parlate di me, Sono tornata e Del mio amore. Un importante rilancio avviene nel 1982 con la prima partecipazione di Mia al Festival di Sanremo, dove interpreta ancora una canzone scritta da Ivano Fossati, intitolata “E non finisce mica il cielo“. La qualità di un brano di questo tipo, spesso destinato a non raggiungere il podio, viene comunque riconosciuta dai giornalisti con il prestigioso Premio della Critica, istituito per lei. Dopo la sua morte, il Premio della Critica verrà intitolato in suo onore “Premio Mia Martini”.Sul finire del 1983 decide di ritirarsi dalle scene, a causa delle dicerie sorte circa dieci anni prima e divenute insistenti proprio nei primi anni ottanta, che legano la sua fama ad eventi negativi. Nel 1992 è di nuovo in gara al Festival di Sanremo con un altro dei suoi maggiori successi, “Gli uomini non cambiano”, su testo di Giancarlo Bigazzi e Beppe Dati, due fra gli autori più prolifici della musica italiana. Data per favorita dalla stampa, in extremis le viene assegnato il secondo posto, mentre a vincere sarà Luca Barbarossa. L’album uscito a ridosso della kermesse, Lacrime, è destinato a rimanere uno dei suoi album più venduti, conquistando un nuovo disco d’oro, ed entrando anche nelle classifiche tedesche. Il disco si avvale, fra l’altro, delle firme di Biagio Antonacci (Il fiume dei profumi), Mimmo Cavallo (Dio c’è, Il mio Oriente), Enzo Gragnaniello (Scenne l’argento), e Maurizio Piccoli con la stupenda Uomini farfalla, in cui gioca sul tema dell’omosessualità. Il 14 maggio 1995, a seguito di alcuni giorni di irreperibilità, il manager richiese l’intervento delle forze dell’ordine: i vigili del fuoco irruppero quindi nell’appartamento di via Liguria a Cardano al Campo, in provincia di Varese (dove Mia Martini risiedeva da un mese per essere più vicina al padre, con il quale si era riconciliata): il corpo senza vita della cantante venne ritrovato riverso sul letto, in pigiama, con le cuffie del mangianastri nelle orecchie e con il braccio proteso verso un vicino apparecchio telefonico. La Procura di Busto Arsizio aprì un’inchiesta e dispose l’autopsia, il cui referto indicò come causa della morte dell’artista un arresto cardiaco da overdose di stupefacenti, segnatamente cocaina.
Le ipotesi di suicidio succedutesi nei giorni seguenti il ritrovamento del cadavere sono state più volte smentite dalle sorelle. Alcuni anni dopo Olivia (la minore delle Berté) definì addirittura “stupendo” l’ultimo periodo di vita della cantante, sia dal punto di vista degli impegni professionali che per quanto riguarda l’ambito familiare.

 

 

Il video dell’esibizione di Serena Rossi:

https://www.facebook.com/raiunoofficial/videos/631921413925052/?t=0

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