Caserta. Un episodio probabilmente unico che assume contorni tragicomici quello che sta andando per le lunghe al Tribunale collegiale di Belluno dove un processo per maltrattamenti e violenza sessuale alla compagna a carico di A.C., 37 di Caserta procede a ritmo lento. Il processo è bloccato in quanto non si riesce a trovare qualcuno in grado di tradurre il dialetto casertano. Il precedente interprete, un salernitano, si è arreso davanti a 26 ore di registrazioni da trascrivere. Buona parte di esse condite da insulti e parolacce.
Il processo è stato fermo quindi tre mesi, ma ora pare ci sia una nuova speranza. Al comando dei carabinieri di Belluno è arrivato un appuntato di Caserta. L’uomo, appena arrivato nella città veneta, è stato prelevato e immediatamente portato davanti ai giudici, davanti ai quali ha giurato ed entro 90 giorni avrà l’arduo compito di ‘tradurre’ le registrazioni.