Di Maio a Pomigliano nella sua ex scuola. Il leader M5S contestato da alcuni studenti e lavoratori


Un incontro “affettuoso” quello avvenuto nei corridoi del liceo “Imbriani” di Pomigliano d’Arco (Napoli) tra il ministro Luigi Di Maio ed alcuni suoi ex professori che hanno avuto modo di poterlo riabbracciare dopo qualche anno. Il vicepremier, che si e’ detto commosso per aver rivisto anche l’ex preside, si e’ poi soffermato con i rappresentanti d’istituto degli studenti, tra i quali anche Maurizia, che nei giorni scorsi, in una lettera aperta pubblicata su Facebook, ha scritto che agli studenti sarebbe stato intimato “di stare zitti”. “Ci hanno impedito di esprimerci – ha sottolineato la giovane – altrimenti ne pagheremo le conseguenze”. Circostanza, questa, che ha spinto gli studenti dell’Uds ad esporre uno striscione agli ingressi della scuola, dove e’ in corso un presidio, con la scritta “basta passerelle, esci e parla con noi”. “La nostra non e’ stata una minaccia – ha spiegato il preside Domenico Toscano – ma semplicemente un invito a rimandare eventuali proteste, vista la brutta situazione che si era creata nei mesi scorsi in un altro istituto superiore dove era andato in visita il ministro. Oggi c’e’ una cosa bella per la scuola”. Operai, studenti e disoccupati hanno inscenato una protesta fuori all’ingresso del Liceo classico scientifico Vittorio Imbriani di Pomigliano d’Arco prima dell’arrivo del vicepresidente del Consiglio dei Ministri Luigi di Maio in occasione del convegno “Merito e innivazione”. I manifestanti, una quindicina di disoccupati e lavoratori provenienti da Napoli e Brusciano in tutto oltre gli studenti, hanno bloccato la circolazione delle auto per pochi minuti. Cori conto di Maio e qualche momento di tensione con le forze dell’ordine.