Alla vigilia della partita con il Bologna, torna a parlare Spalletti dopo una settimana difficile, partita male con la sconfitta di Torino e finita peggio con l’uscita dalla Coppa Italia per mano della Lazio. All’allenatore nerazzurro viene subito chiesto come riprendersi da questo brutto periodo: “Bisogna trovare delle soluzioni per le cose che non hanno funzionato. Seguiamo sempre lo stesso schema professionale che riguarda la preparazione sia fisica che tattica attraverso lo studio dei video. Ci sono molte cose da migliorare e questo è chiaro. La squadra contro la Lazio è rimasta in partita fino all’ultimo rigore. Siamo usciti anche dalla Coppa Italia come dalla Champions, sono competizioni importanti. Dovremo lavorare correttamente sulla costruzione della squadra e sui nostri obiettivi. Giustamente i tifosi hanno fretta perché non vedono da tempo dei trofei, ma non posso prendermi colpe di anni di mancate vittorie quando l’Inter si allontanava piuttosto che avvicinarsi ai titoli. Vedo la differenza di trattamento, ormai si ripetono concetti che non fanno più notizia, sembra quasi diventato un modo di fare. Conte può andare dove vuole, Marotta può cercare altre soluzioni per il bene dell’Inter, ma senza che ci venga tolta la serenità per lavorare. Marotta sa fare il suo lavoro e quello di cui state parlando non rappresenta il suo modo di lavorare e la sua professionalità. Così non si vuole il bene dell’Inter. In questo modo si comportano i dilettanti e non uno come lui. Di queste situazioni ne ho viste tante, ho fatto chilometri con la tuta da allenatore, nel calcio non ho sempre vinto, anzi ne ho perse diverse di partite. Alcune cose che ho letto però sono ridicole, non è credibile che Marotta incontri Conte in una sede in pieno centro a Milano. Io all’inizio non chiedevo niente, l’Inter mi ha chiamato per firmare per tre anni, non conosco però quali siano i piani per il futuro, so che però al posto di Marotta non sarei lusingato dalle vostre descrizioni”. Sulle prestazioni sottotono di alcuni giocatori: “Non penso che un giocatore non dia il massimo in campo senza sapere che così non avrà un futuro luminoso, non sarebbe un calciatore di Serie A. La squadra se la sta giocando, siamo arrivati in fondo alla gara in Coppa, siamo usciti per un dettaglio, nel primo tempo sicuramente meglio loro ma si poteva vincere. Vedo comunque giocatori solidi, disponibili e partecipativi”. Su Nainggolan e Perisic: “Radja non ha svolto tutte le sedute come si dovrebbe fare e non è stato posto al test dell’idoneità, ci sono state molte partite ravvicinate. Ivan si è allenato bene, soprattutto ieri dove i ragazzi sono stati bravi nonostante la neve, abbiamo fatto da spalatori. Questa storia del mercato è finita, sono stato sempre l’unico a sostenerlo e pronto a schierarlo, non credo ce l’abbia con me, quanto detto da Marotta è stato fatto solo per metterlo davanti alle proprie responsabilità. È facile pensare che davanti a dei numeri e a delle parole possa aver pensato alcune cose, piuttosto che ad altre, ma sono convinto che già domani darà il massimo. La considerazione che abbiamo di lui è forte e chiara, nel mercato circola il suo nome perché interessa altri club. I tifosi devono capire che bisogna rimanere uniti e grazie al loro sostegno possiamo superare qualche timidezza. Posso capire che qualcuno possa aver storto il naso, ma nonostante questo resta un nostro calciatore e contribuirà ai nostri obiettivi. Siamo compatti, nessuno può indebolirci e dare la soddisfazione a tanti di vederci disuniti”. A differenza dell’anno scorso il periodo nero non si ripeterà? “A fine anno faremo il punto su tutto, per cui analizzare situazioni future risulta difficile. Ci sono ancora tante partite, metteremo le cose a posto, ne sono sicuro. Ci sono dei contrattempi, ma siamo una squadra che può ripetere quanto fatto la scorsa stagione, bisogna consolidare una struttura durante il tempo per rimanere ad alti livelli, a fine anno vedremo se sarà tutto da buttare”. Sui problemi contro le medio-piccole: “Dipende dalle caratteristiche degli avversari, spesso le piccole giocano mettendo in campo più cattiveria e in questo senso noi dobbiamo migliorare. La nostra idea è quella di giocare a calcio, Icardi necessita del gioco, l’Inter deve saper tirare fuori il risultato, non solo durante la partita, ma anche nei singoli episodi”.