Spalletti: “Domani la soluzione sarà giocare da Inter. Perisic? Convocato”


Dopo le ultime scialbe prestazioni, Spalletti è tornato a parlare in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Lazio, valido per i quarti di finale di Coppa Italia. Le prime parole dell’allenatore toscano sono proprio sui prossimi avversari: “Domani sarà una partita importante, ma difficile. Vincendo domani si va in semifinale, perciò sappiamo cosa significa, sarà una partita piena di difficoltà, ma conosciamo anche la soluzione ed è essere l’Inter. Se ce la faremo avremo buone possibilità di qualificarci. Bisogna dare il massimo a prescindere dall’avversario, a volte non diamo tutto ciò che abbiamo a disposizione, ma l’obiettivo è quello. Rifare una gara come quella in campionato? Ci vogliono tante cose. A Roma siamo riusciti a fare gol, a creare delle situazioni, ci vuole un po’ tutto. Bisogna riempire la partita con la qualità che abbiamo, è necessario portare tutto a compimento ogni volta che giochiamo. Se riusciremo a rimetterci tutti questi contenuti è chiaro che è possibile”. Su Cedric: “Non credo che domani sarà titolare, servono le conoscenze per la gara di domani. Però ha dimostrato di sapere giocare in difese sia a 3 che a 4. Ha dei buonissimi piedi ed una frequenza di passo tale che rende difficile saltarlo, quindi ci può far comodo, questa settimana avremo comunque un’altra partita perciò qualcuno dovrà tirare il fiato”. Riguardo le voci di mercato: “Io sono a contatto coi giocatori e quindi sono quello che ne sa di più, ma queste sono cose che fanno parte del nostro gruppo e io non vado a raccontare fuori le cose che accadono dentro gli spogliatoi e dentro il campo. Su alcuni giocatori si è un po’ esagerato. Di Vecinonon è assolutamente vero. Perisic ha avuto la personalità di dire una cosa che gli sembrava giusta in quel momento, probabilmente è stato tratto un po’ in inganno. A lui è venuta questa difficoltà nello scegliere perché gli è stata messa a disposizione una cosa altrettanto importante che lo ha costretto alla tentazione e ci sono cose che possono succedere. Ma già oggi era molto diverso da ieri”. Ancora su Perisic: “Per domani è convocato, se giocherà lo vedremo dalle formazioni ufficiali, domani la consegnerò in ritardo anche a Fabio Pinna. Oggi tutti si sono allenati bene e mi hanno messo tutti in difficoltà per le scelte”. Sulle condizioni di Keita: “Penso che difficilmente Keita recupererà per il Bologna, ma è in via di guarigione”. Nuovamente sul mercato: Miranda aveva la possibilità di andare da altre parti perché aveva richieste, ma non mi ha chiesto di andare via. Su Candreva casco dalle nuvole. Lei probabilmente ha un rapporto più diretto di me, ci esce insieme ma io non gli ho mai sentito dire questo. A noi non lo ha mai detto. E’ chiaro che sono calciatori che sono stati importanti dentro la passata stagione e quest’anno hanno giocato un po’ di meno, quindi possono essere meno contenti. Ma situazioni anche improtantissime sono state messe a loro a disposizione, anche a Candreva che ha giocato meno degli altri. L’unico che ha detto questo è Perisic e se uno si mette nei panni del calciatore, per l’età e quello che gli hanno messo a disposizione, può succedere. Ora passa queste due nottate tranquille e poi torna a posto. E’ un po’ lo stesso discorso vostro: perché avete scritto cinquanta giocatori che arrivano e sapete che non arriveranno? Come mai ci sono tredici giocatori che vanno via in estate? Come dice Eros Ramazzotti: ‘E di vita ce n’è ancora’. Che discorso è questo? Noi non abbiamo sentito dire niente ad altri calciatori. Poi è chiaro che nel periodo di mercato ci sono discorsi che vengono fatti. Siamo riusciti a far diventare la partita di calcio in questo periodo qualcosa che fa contorno. Era importante il calciomercato. Eppure si sapeva dall’altra volta che vi ho parlato che non si prendeva nessuno. Però più polvere si alza e meno ci si vede. L’intento è quello lì. Sapevate che non veniva nessuno. Da parte mia è così. Zhang l’altra sera a cena ha detto che non va via e non si prende nessuno. La cena è stata fatta in amicizia per stare insieme e ribadire questo. Non si è parlato d’altro e si è mangiato bene”. Sulla squalifica a Politano: “Mi dispiace molto perché è un bravo ragazzo. Negli spogliatoi era molto dispiaciuto, non piangeva ma era al massimo del dispiacere. La parolina all’arbitro gli è partita e le regole sono queste, ma il fallo lo aveva ricevuto. Abbiamo detto di mantenere un profilo corretto e quindi anche stavolta si accettano le due giornate e poi si sta a guardare, non si farà ricorso, ci dispiace perché abbiamo altre difficoltà in quel ruolo e l’assenza di Politano peserà”. Spalletti conclude con alcune parole per i tifosi: “Il pubblico può darci quella spinta che quando sembra che il risultato è consolidato, attraverso i loro richiami, ci sentiamo di fare quel metro in più che fa la differenza”.