Milan-Napoli non sarà mai una sfida come le altre. Una partita ricca di fascino e storia, di scudetti contesi in passato con Maradona e gli olandesi protagonisti. Ma Milan-Napoli alla Scala del Calcio, oggi, ha un motivo in più per essere magica: questo motivo si chiama Carlo Ancelotti. “Per domani ci sono due emozioni, il piacere di tornare in uno stadio dove abbiamo vissuto tante emozioni, non vorrei mai giocare contro il Milan a livello affettivo ma sarà una grande emozione contro uno dei giocatori chiave di quel periodo che è Gattuso”. Queste le sue parole nella conferenza stampa di preparazione alla partita.
Per il tecnico di Reggiolo sarà la prima volta a San Siro contro il suo “vecchio e caro” Milan. Sarà la prima volta in questo stadio contro i colori rossoneri e certamente per lui non sarà facile trattenere le emozioni di fronte ad un pubblico che lo ha amato e venerato per anni come un vero e proprio Re. Oltre l’effetto stadio, per Ancelotti sarà affascinante sfidare proprio il suo “figlioccio” Gattuso che proprio da Carlo ha imparato tanto sia dal punto di vista umano che dal punto di vista tecnico-tattico. E per certi versi i due sono molto simili: entrambi amano il gioco offensivo ma soprattutto entrambi amano dire ciò che pensano. In modi differenti, si, ma le loro conferenze stampa sono limpide e spesso importanti per trarre spunti di un certo livello.
La prima sfida tra i due, a dire il vero, c’è già stata all’andata di questo campionato. Ad agosto vinse Carletto in rimonta, 3-2 dopo una partita soffertissima nella quale Ringhio non sfigurò per nulla. Ma in quella partita tutte le doti del maestro Ancelotti uscirono fuori e con una impeccabile gestione della gara portò a casa i tre punti. Forse Gattuso dovrà essere bravo, in futuro, proprio in questo aspetto e probabilmente non mancheranno i consigli del buon Carlo.
Detto del rapporto speciale tra Ancelotti e Gattuso, è singolare come il Napoli torni a giocare a San Siro proprio un mese esatto dopo i fatti avvenuti contro l’Inter. Quella partita Ancelotti la ricorda ancora oggi con tanta tristezza: la sconfitta sul campo ai danni dei nerazzurri, i fischi a Koulibaly e infine la morte all’esterno dello stadio di Daniele Belardinelli. Nella conferenza stampa odierna, Ancelotti non ha avuto dubbi sull’integrità morale dei suoi ex tifosi ed è parso sicuro sul tema ordine pubblico: “Quanto accaduto il 26 dicembre sono convinto che non accadrà”. Ovviamente è la speranza di tutti, anche perché oltre al bel calcio che le due squadre sicuramente offriranno sul terreno di gioco, dovrà essere anche una festa per Ancelotti. I tifosi del Milan non potrebbero mai mancare di rispetto ad uomo prima che un allenatore che negli anni ha dato tantissimo alla causa rossonera.