Riscatto, morale e classifica. I tre punti fondamentali che premettono già scintille su quella che sarà la partita tra Casertana e Reggina. Allo stadio “Alberto Pinto” va in scena la diciassettesima giornata del campionato di Serie C. Padroni di casa che scendono in campo con il solo obiettivo della vittoria, calabresi che devono riscattarsi dopo la pesante sconfitta casalinga contro la Cavese. Casertana schierata in campo con il 4-4-2, zona offensiva affidata a Padovan e Chiacchio. Reggina che risponde con il 3-4-3, in avanti Tulissi, Viola e Sandomenico. Al 3′ Confente è chiamato subito in causa su un tiro realizzato dall’attacco campano. Risponde bene l’estremo difensore calabrese. Al 6′ la Reggina risponde con Sandomenico, l’attaccante ex Juve Stabia realizza un pallonetto che finisce di poco fuori. Al 17′ sono sempre gli amaranto a rendersi pericolosi grazie alle percussioni di Viola e Sandomenico. Per la Casertana, Zito si rivela un vero osso duro nella zona offensiva. Sul finale del primo tempo i ritmi del gioco scendono e le squadre rientrano nello spogliatoio sul risultato di 0-0. Nella ripresa il risultato si sblocca in modo del tutto clamoroso: con un batti e ribatti in area di rigore della Casertana, il pallone rimbalza sul petto di Sandomenico e dopo finisce in rete. Reggina in vantaggio. Pochi minuti dopo la rete, sono sempre i calabresi a sfiorare il doppio vantaggio con Tulissi, il tiro si rivela però troppo debole. La Casertana prova subito a pareggiare l’incontro, ma la difesa amaranto si chiude bene. Al 70′ l’arbitro concede una punizione interessante alla Casertana, Pinna dal punto di battuta non sorprende Confente che manda la palla in angolo. All’85’ Zito rovina la sua partita con un gesto squallido, scalciando Marino che era già per terra e guadagnandosi così il cartellino rosso. La partita si conclude con la vittoria della Reggina per 0-1. Tre punti importantissimi per gli uomini di Cevoli che si catapultano nuovamente nella zona alta della classifica. Notte fonda per la Casertana che esce dal terreno di gioco a testa bassa tra i fischi del pubblico.