Una gara che si preannuncia bollente per il clima teso che l’ha preceduta in settimana tra Atalanta e Napoli causa i cori di discriminazione territoriale, soliti allo stadio Atleti Azzurri d’Italia e le conseguenti dichiarazioni di Gasperini volte a minimizzare i fatti.
Primo tempo spettacolare per l’intensità di gioco delle due squadre, giocato prevalentemente a ritmi alti. Gli azzurri passano in vantaggio alla prima occasione con Mertens che col tacco lascia involare Insigne sulla sinistra, il numero 24 vede Fabian sulla sinistra ed effettua un passaggio col contagiri dove i difensori di casa non possono arrivare e lo spagnolo finalizza col mancino con la palla che scheggia il palo prima di insaccarsi. L’Atalanta alza quindi il numero di giri e si affaccia verso la porta di Ospina, ma sono ancora i partenopei a rendersi pericolosi nuovamente con il duo Insigne – Fabian: gli orobici si fanno trovare ancora scoperti in difesa ed il folletto di Frattamaggioree nota l’ex Betis sul lato opposto, ma il tiro di quest’ultimo è debole e non crea particolari grattacapi a Berisha. È ispirato Insigne e voglioso di metttere il proprio nome sul tabellino marcatori e tenta la via del gol con un bellissimo tiro al volo stampatosi però sul palo: l’arbitro aveva però giudicato la posizione dell’italiano in offside. L’Atalanta cresce e costruisce due azioni quasi in fotocopia, dove protagonista è l’ex Zapata che conclude sul primo palo guadagnando solo un corner, Napoli che invece tende a contenere gli avversari ed approfittare di disattenzioni orobiche. Disattenzione che arriva e potrebbe premiare Insigne con un lancio di Albiol dalla difesa ed il prodotto del settore giovanile azzurro si invola sulla palla, dovendo però anticipare la conclusione per la tempestiva uscita dai pali di Berisha, calcia a lato, rimediando anche un colpo che lo farà zoppicare per qualche minuto. La successiva chance la costruisce l’Atalanta, beneficiata anche da un attimo di confusione ospite, con la sfera che giunge sulla trequarti a Papu Gomez la cui conclusione insidiosa è murata da Callejon. Ultima chance della prima frazione è di Hamsik, apparso un po’ in ombra, ma il tiro del capitano appare troppo superficiale, spegnendosi alto sulla traversa. Nella ripresa l’Atalanta entra in campo con un piglio decisamente diverso e mette difficoltà ad un Napoli che ha sofferto per gran parte la squadra d Gasperini. Gli Orobici si rendono pericolosi dopo pochi secondi con il tiro di Hateboer a botta sicura deviata provvidenzialmente in angolo dalla difesa. La spinta in avanti dei padroni di casa è premiata dopo qualche minuto con il gol dell’ex Zapata, vera spina nel fianco quest’oggi, bravo a finalizzare a pochi passi dalla porta dopo il cross di Gosens dalla sinistra e la sponda di testa di Hateboer. Il Napoli alza quindi i giri del motore ma risulta troppo impreciso nell’ultimo passaggio, mentre la rognosa Atalanta non disdegna ugualmente ad attaccare. Scorrono i minuti e le squadre sembrano destinate a dividersi la posta in palio, ma l’inserimento in campo di Milik si rivela la mossa vincente di Ancelotti quando Mario Rui vede il polacco in area, lo serve e dopo un controllo non felicissimo la palla si impenna invitando il numero 99 a concludere al volo, da vero bomber. È 1-2. Il cuore degli ultimi minuti non basta per gli Orobici che cadono tra le mura amiche. Il Napoli si riporta quindi a meno otto dalla Juventus e allunga sull’Inter.
TABELLINO:
ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Mancini (89′ Tumminello), Palomino, Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez; Rigoni (71′ Valzania), Zapata. Allenatore: Gasperini
NAPOLI (4-4-2): Ospina; Maksimovic (77′ Hysaj), Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan, Hamsik, Fabian Ruiz (77′ Zielinski); Insigne, Mertens (82′ Milik). Allenatore: Ancelotti
MARCATORI: 2′ Fabian Ruiz (N), 56′ Zapata (A), 85′ Milik (N)
AMMONIZIONI: Allan, Mario Rui (N), Masiello (A)
ESPULSIONI:
RECUPERO: 1′/4′
Foto: Eurosport