Si è conclusa poco fa la conferenza stampa dell’Inter in vista della sfida col Barcellona di domani, match delicatissimo valido per la quarta giornata del giore di Champions. In sala stampa si presentano Borja Valero e Keita, precedendo l’allenatore nerazzurro. Keita: “Cerco di migliorare sempre, giorno dopo giorno credo che crescerò nel futuro. Domani dobbiamo scendere in campo senza paura, a testa alta, cercando di vincere in tutti i modi. Io sono sempre a disposizione dell’allenatore, ogni partita è un mondo a sè. Il Barcellona mi ha dato tanto negli anni della Cantera, ma adesso sono completamente concentrato sull’Inter. Siamo una squadra forte, completa, con giocatori forti in ogni reparto. Secondo i numeri abbiamo una delle migliori difese d’Europa e anche l’attacco sta segnando molto. Dando il 100% possiamo fare una grande partita”.
Borja Valero: “Si può battere il Barcellona anche se ovviamente non sarà facile. Giochiamo contro una delle squadre più forti al mondo, lavorando tanto possiamo arrivare a quel livello, ma comunque domani possiamo ambire a un risultato positivo. Non abbiamo paura, è una partita, abbiamo fiducia in noi stessi, dopo aver ottenuto ottimi risultati, domani vedremo cosa succederà”.
Keita e Borja Valero lasciano la sala stampa, al loro posto entra Spalletti che rilascia queste dichiarazioni: “Possiamo giocarcela con chiunque e gli ultimi risultati ce lo confermano. Domani sarà un banco di prova ulteriore per capire a che punto siamo, il Barcellona rappresenta il livello più alto di difficoltà. C’è una mentalità di squadra che permette loro di farsi trovare sempre pronti e di sviluppare sempre al meglio il loro gioco. Certamente Messi rappresenta la ciliegina sulla torta, è l’idolo di ogni bambino. Secondo me non dobbiamo prendere esempi dal passato (Inter 2010), il calcio è sempre lo stesso, però devono esserci idee da sviluppare durante gli allenamenti. Dobbiamo ragionare in questo modo, noi lavoriamo insieme da poco più di un anno e siamo sulla strada giusta. Dobbiamo andare sempre a pressarli, rubando loro sia la palla che gli spazi, altrimenti ci schiacciano nella nostra trequarti difensiva rendondoci difficile la ripartenza. Loro non hanno bisogno di preparare a lungo un match, sanno condizionarsi da soli. Non mi permetterei mai di criticare nessuno, soprattutto il Barcellona che rappresenta un esempio per noi. Hanno una mentalità vincente, la stessa che sto cercando di trasmettere alla mia squadra. All’andata quando abbiamo recuperato palla non siamo riusciti a invertire la tendenza della partita, quindi dobbiamo essere più bravi nella fase di possesso. Loro non amano perdere il pallino del gioco, per cui il loro pressing ci darà spazi stretti e tempi molto brevi. Dal punto di vista tattico potremmo riproporre certe cose e oggi valutetemo le condizioni di Nainggolan. Per quanto riguarda il girone, non dobbiamo essere presuntuosi, dobbiamo guadagnarci la qualificazione sul campo, in partite difficili. Abbiamo pagato effettivamente il fatto di essere in quarta fascia, ma la situazione in cui siamo ora ci permette di essere padroni del nostro destino, saremmo contenti di passare anche secondi. Rafinha è stato un giocatore importante per permetterci di essere qui oggi, in estate c’erano dei prezzi e dei tempi da rispettare che ci hanno impedito di prenderlo in quel momento. Semplicemente non potevamo farlo, altrimenti avremmo preso sia lui che Cancelo. Domani non giocheremo per il pareggio, ciò che accade in campo determina l’atteggiamento della squadra. Dovremo essere bravi a prendere campo, guadagnare campo e portare pressione.