Un imprenditore su 4, circa il 26%, ritiene che i livelli di sicurezza per la propria attivita’ siano peggiorati rispetto all’anno scorso, e la percezione negativa e’ piu’ avvertita al sud, al centro, nei grandi centri e tra i venditori su aree pubbliche. Sono alcuni dei dati della ricerca presentata da Confcommercio in occasione della Giornata della legalita’. I fenomeni percepiti in maggiore aumento sono l’abusivismo per il 45% degli imprenditori e i furti, il 38%, mentre appare piu’ contenuta la percezione di aumento dei crimini piu’ tipicamente collegabili alla criminalita’ organizzata quali usura il 17% ed estorsioni (15%). Non solo: quasi un imprenditore su 4 ha avuto una esperienza diretta o indiretta con la criminalita’, esattamente come l’anno scorso, il 9% ha subito personalmente minacce o intimidazioni con finalita’ estorsiva e il 21% (era il 22% nel 2017) conosce altre imprese che sono state bersaglio di minacce e intimidazioni.Nel 2018 ammontano a quasi 30 miliardi di euro i costi dell’illegalità ai danni del commercio e pubblici esercizi. Una cifra che cresce del 2,7% rispetto al 2017. È quanto emerge dall’indagine Confcommercio-Gfk Italia sui fenomeni criminali. Abusivismo commerciale, abusivismo nella ristorazione, contraffazione e taccheggio portano a perdite di fatturato per 22,2 miliardi di euro. Se a questa cifra aggiungiamo i costi della criminalità (assicurazioni, spese difensive) e costi per la cyber criminalità si arriva ad una cifra record di perdite totali per 29,1 miliardi. E il danno riguarda anche i lavoratori: sono 186mila i posti di lavoro regolari a rischio a causa dell’illegalità. La quasi totalita’ delle imprese ritiene inefficaci le leggi che contrastano i fenomeni criminali (89%) ed esprime parere favorevole sull’inasprimento delle pene (92%). Le variazioni piu’ negative, si accentuano tra i venditori su aree pubbliche, i benzinai e i tabaccai. Questi alcuni dati che emergono dall’Indagine Confcommercio – GfK Italia sui fenomeni criminali, presentata nel corso della giornata “Legalita’ – mi piace!”. Come nel 2017, 4 imprenditori su 5 ritengono che non si scontino realmente le pene per i reati commessi. I giudizi fortemente severi sono piu’ numerosi tra i tabaccai.