Un vero e proprio attacco terroristico quello portato a termine da uno studente di 18 anni dell’istituto politecnico di Kerch, in Crimea. Il ragazzo ha sganciato bombe e sparato sui suoi colleghi raffiche di proiettili. Il bilancio è un bilancio di guerra: 18 morti e almeno 70 feriti.
L’attacco contro l’Istituto di Kerch è stato portato a termine da uno studente iscritto al quarto anno dello stesso istituto e che in seguito si è tolto la vita, ha reso noto il governatore della regione, Sergei Aksyonov precisando che il suo corpo è stato ritrovato nella biblioteca del secondo piano.
Il killer si chiamava Vladislav Roslyakov, 18 anni, iscritto al politecnico. Molti lo descrivono uno studente normale, ma con un tarlo per la “grandezza della Russia” e un’ammirazione maniacale per le politiche di Putin, con l’annessione della Crimea. Da una prima ricostruzione avrebbe messo circa 4 ordigni sparsi per l’università che sono esplosi in circa 7 minuti.