Cadono un po’ a sorpresa i Celtics al TD Garden, i Magic vincono 90-93 al fotofinish con due liberi di Fournier. A nulla servono i 22 punti di Irving, per Orlando è il festival della doppia doppia, ben 4 giocatori la centrano: Vucevic, Isaac, Fournier e DJ Augustin. Gli inarrestibili Raptors sanno solo vincere, sconfitti anche gli Hornets, 4 vittorie in altrettante partite e vetta della Eastern Conference conquistata. 127-106 recita il tabellino per la squadra di Drake, che scappa in vantaggio nei primi due quarti e tiene poi a distanza gli avversari. Doppie doppie per Lowry e Valanciunas, ma il top scorer è ancora una volta la stella della squadra: Kawhi Leonard (22). Per gli Hornets Kemba Walker fa 26, confermando l’ottimo inizio di stagione. A Milwaukee si parla greco con Giannis, chiamato alla stagione del definitivo salto di qualità, che fa registrare 31 punti conditi da 15 rimbalzi e regala la vittoria ai Bucks 124-113 contro i Knicks. Partita punto a punto fino a 3 minuti dalla fine, momento in cui i Bucks prendono il vantaggio che conserveranno fino alla fine. I Timberwolves ritrovano Butler, tenuto a riposo nell’ultima uscita, che li conduce alla vittoria (unica sconfitta nella gara in cui era assente) a dimostrazione di quanto sia importante sui due lati del campo. 20 punti per Jimmy, gli stessi di Bogdanovic e Oladipo per i Pacers, ma quest’ultimi devono andar via dal Minnesota con una sconfitta per 101-91. I Mavericks centrano la seconda vittoria consecutiva, questa arrivata contro i Bulls per 115-109, con Chicago che ha tirato con più alte percentuali dal campo, prendendosi meno tiri però degli avversari e manifesta una certa imprecisione ai liberi. Per Dallas Matthews fa 20, Doncic 19 e DeAndre Jordan 18+16, tra gli ospiti ennesima prestazione da candidato MIP e nuovo go to guy della città del vento Zach Lavine, 34 punti con 73% dal campo. Cadono ancora i Jazz, ancora in casa e questa volta con i non irreprensibili Grizzles, in una partita da punteggi bassi che termina 84-92. Per i padroni di casa il top scorer è Crowder che comunque non va oltre i 15 punti. Per Memphis Conley fa 23-7-4 con percentuali al tiro rivedibili. A Portland va in scena il primo tempo supplementare della stagione, tra i Blazers e i Wizards. Partita equilibratissima e con continui cambi di vantaggio, nel finale di quarto quarto Lillard pareggia la tripla di Morris e Stauskas allunga di tre lunghezze, ma l’ennesimo tiro da oltre l’arco Beal manda il verdetto al supplementare. Nei 5’ dell’overtime i Wizards riescono ad essere sempre in vantaggio di almeno un possesso e vincono 124-125. Lillard flirta con la tripla doppia con un 29+8+8, Nurkic 22+18 e Aminu 16+15 fanno a sportellate sotto le plance. Tra gli ospiti sono Morris Beal e Oubre ad andare sopra quota 20, rispettivamente con 28 25 e 22 punti. Golden State ha vita facile alla Oracle Arena contro dei Suns non attrezzati (difficile dire chi lo sia) per impensierire gli Warriors. I padroni di casa chiudono i primi tre quarti in vantaggio e l’ultima frazione è garbage time. Per i padroni di casa 35 assist di squadra, Curry chiude con 29 punti e Durant con 22. Per i Suns scollinano quota 20: Booker 28, Warren 27 e Ayton 20 più 14 rimbalzi per la prima scelta al draft. La partita più avvincente della notte è però quella dello Staples, i Lakers sfidano gli Spurs in una gara, la seconda dell’anno e della notte che termina all’overtime. Lebron segna la tripla del pareggio con pochi secondi alla fine dei regolamentari, ma non si ripete nel buzzer beater del TS. Proprio quando sembrava che i losangelini avrebbero centrato la prima vittoria stagionale, vengono rimontati incredibilmente nel minuto finale (erano sopra di 6 punti) con James che sbaglia anche due liberi decisivi. Finisce 142-143 per gli Spurs, a Kuzma (37) e James (32) rispondono Aldridge (37) e DeRozan (32).