Lui si chiama Matteo D’Abrosca, ha 16 anni ed è un giovane che vive a Santa Maria Capua Vetere, da circa 4 anni combatte una dura battaglia contro il linfoma di Hodgkin. E’ diventato il simbolo italiano della battaglia contro il cancro tanto da diventare il presidente dell’Oncologia Pediatrica Italiana. Lui che sta combattendo questa battaglia durissima che lo ha portato ad abbandonare la scuola e la vita adolescenziale, è intervenuto sulla vicenda della ragazza di Sant’Anastasia, malata di cancro e bullizzata a scuola da una compagna di classe. “Come volevasi dimostrare,- dice Matteo- ragazzi sofferenti di una malattia patologica oncologica, sono stati attaccati materialmente e soprattutto psicologicamente. È il caso della ragazza Alessia. Non solo bisogna combattere contro la propria malattia, ma anche attraverso coetanei che l’anno attaccata materialmente (rottura di un dito)”. E poi aggiunge: “La scuola non ha colto i segnali di questo stato di sofferenza che Alessia ha dovuto sopportare con la propria famiglia. Chiedo alle Istituzioni di intervenire drasticamente per aiutare Alessia e la sua famiglia per far sì che almeno possa svolgere la sua vita normale di studente e di adolescente. Chiedo a questo punto che le Istituzioni si facciano sentire perché non è giusto che una ragazza già provata da una sofferenza della sua malattia debba sopportare tutto questo. Vi chiedo umilmente come ragazzo che ha sopportato una patologia simile ad Alessia che non rimanga sola. È proprio in queste situazioni che le Istituzioni tutte debbano supportare Alessia e la propria famiglia, non facendole rimanere sole“