Torre del Greco. “L’indagato è stato mosso dall’esigenza esclusiva di soddisfare la propria concupiscenza di predatore, compromettendo la libertà sessuale di una minore”. Scattano le manette per un insospettabile 64enne accusato di violenza sessuale nei confronti di una ragazzina di 13 anni. Una storia che viene da un quartiere di Torre del Greco e che vede coinvolti i due. Una serie di violenze che si sono consumate in questa estate. Almeno tre secondo i fatti. “I suoi atti – scrive il gip – avevano come obiettivo stabilire un contatto fisico tra i suoi organi sessuali e la vittima, la sua condotta è capziosa, violenta fisicamente e psicologicamente, con stratagemmi per soddisfare la sua libido”. I due erano dirimpettai, lui impiegato e sposato, lei una 13enne studentessa. Sono almeno tre le occasioni di violenza consumate in tre mesi. Secondo quanto emerso dalle indagini la prima violenza sessuale è avvenuta maggio. L’uomo raggiunge la ragazzina che è in bicicletta nel vialone di casa e la invita a salire in casa. Tenta di approcciare ma la ragazzina tenta di scappare via e durante la fuga l’uomo la tocca nelle parti intime. A giugno, invece, il 64enne raggiunge la 13enne, la prende per mano e afferra la sua testa spingendola contro i suoi pantaloni. Anche in questo caso la ragazzina scappa via. A luglio la terza molestia e poi la denuncia. La vittima incrocia l’uomo in un negozio del quartiere, lui la segue fino a casa, la prende per mano e la spinge contro un muro iniziandola a toccare e pretende che anche lei faccia lo stesso. La ragazzina anche questa volta scappa, decide con forza e coraggio di raccontare tutto alla madre. Insieme vanno alla polizia e sporgono denuncia, in meno di un mese l’uomo finisce alla sbarra perché ritenuto “socialmente pericoloso, incapace di contenere le sue pulsioni e queste possono sfociare in condotte ancora più gravi, con danni maggiori per la vittima e per soggetti ulteriori come altri minori”. Attualmente il 64enne è detenuto agli arresti domiciliari in un altro appartamento, diverso da quello degli abusi, in attesa di essere processato con l’accusa di violenza sessuale aggravata.