Bologna. L’esordio dell’Italia targata Roberto Mancini nella “Nations League 2018-2019” è il nuovo inizio per una nazionale giovane che ha tanta voglia di riscattarsi dopo il fallimento mondiale. Di fronte una Polonia carica e pronta a dimostrare tanto. Mancini schiera il 4-3-3 con Balotelli e Insigne in avanti, Jorginho titolare fin da subito. Al 5′ è la Polonia a rendersi pericolosa, ma Donnarumma nega il vantaggio agli avversari, incredulo Zielinski per la splendida parata del numero 22. A passare in vantaggio è però la Polonia al 39′ con un sinistro di Zielinski lasciato da solo in area di rigore da Jorginho. Male l’Italia in fase di disimpegno. La prima frazione di gioco si chiude con il vantaggio polacco per 0-1. Il secondo tempo si apre con il cambio Bonaventura-Pellegrini, Mancini che mantiene il 4-3-3 iniziale, Balotelli ancora in campo nonostante un primo tempo giocato non al meglio della forma. Al 60′ Mancini decide di mandare in campo Belotti per Balotelli, condizionato da un problema fisico. Il numero nove esce tra tanti applausi e qualche fischio. L’Italia prova a spingere ma la difesa della Polonia non demorde. Mancini decide di rischiare il tutto con l’ingresso di Chiesa al posto di Insigne. La mossa si rivela decisiva perché proprio Chiesa viene atterrato in area di rigore. Jorginho non sbaglia dagli undici metri, facendosi perdonare l’errore in fase difensiva. La partita si chiude con il risultato di 1-1. Buona la prova dell’Italia che avrebbe potuto chiudere la partita in maniera più tranquilla. Male la fase difensiva, troppo poco cattiva quella offensiva.
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