Inter, Spalletti: “Ho delle responsabilità, abbiamo i mezzi ma chiedo costanza, ringrazio Adani e Trevisani”


Archiviata con successo la pratica Champions, per i nerazzurri è di nuovo ora di concentrarsi sul campionato dove non sono più ammessi passi falsi, ad attenderli una Sampdoria in grande forma. Nella conferenza di oggi, Spalletti affronta argomenti come la vittoria europea di martedì, la personalià dei suoi giocatori, l’insidioso match di domani e tanto altro…

 

 

Il tecnico nerazzurro parte subito con una riflessione sulle prossime partite che attendono la squadra milanese, affermando: “Se vinciamo queste partite (Sampdoria e Fiorentina) ne usciamo rafforzati, ciò significherebbe che i mezzi ci sono, il punto sta nell’utilizzare bene questi mezzi. Abbiamo tratto entusiasmo dalla vittoria contro il Tottenham, forse la partita di martedì ha nascosto dentro di sé un bonus, perché riuscire a dare seguito al risultato di Champions, varrebbe forse più di vincere due singole partite”. Riguardo la partita di martedì scorso, cosa è stato fondamentale per il successo? “Sicuramente il carattere della squadra, la personalità, lo spirito. C’era il rischio di inciampare in discontinuità pericolose durante il match, ma la squadra ha avuto l’equilibrio giusto, giocando con personalità e alla pari.” Sull’aspetto mentale si sofferma e aggiunge: “Ci deve essere costanza, ogni volta dobbiamo riproporre la forza che ognuno di noi possiede tra le proprie qualità.” Come evitare di perdere punti contro squadre sulla carta più deboli?  “Ho responsabilità importanti, se pensiamo a come sono andate alcune partite certamente non siamo soddisfatti, però il lavoro fatto è confortante per la professionalità e l’impegno mostrati. Sono poche le cose importanti da fare sempre, delle regole che vanno rispettate, anche se non sempre veniamo ripagati. In quei momenti deve essere importante la mia posizione, perché le partite sono ravvicinate, gli avversari sono forti e le difficoltà sono evidenti. Probabilmente non avendo strutturato ancora una mentalità fortissima, i cali di concentrazione portano a brutti risultati che mettono in imbarazzo l’intero mondo interista”. Sul maggior coinvolgimento di Icardi: “Lui deve fare dei movimenti che rendono benefici alla squadra e la squadra deve capire le sue qualità e sfruttarle, per metterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio. Per realizzare un calciatore top bastano pochi secondi di grande talento, ma per fare una partita da campione sono necessari 95 minuti di grande personalità, bisogna stare vicino alla squadra ed al pallone.” C’è stata, come ti aspettavi, la svolta dopo la partita contro il Tottenham? “Abbiamo speso tante energie in quella partita, ma abbiamo avuto poco tempo per preparare la gara e le valutazioni saranno fatte domani sera”. Su Totti (che in settimana ha rilasciato delle dichiarazioni secondo le quali Spalletti avrebbe pesato sulla scelta dell’ex capitano romanista di appendere le scarpe al chiodo)? “Andrò a leggere il libro, al massimo dopo potrò parlarne, ma soprattutto ora c’è da pensare alla partita di domani che è molto più importante”. Sulla continuità di risultati attesi: “Vorrei ci fosse continuità, da questa partita deve venir fuori la consapevolezza delle proprie qualità, del proprio carattere”. Alla domanda riguardo la telecronaca di Adani e Trevisani, il tecnico toscano risponde in maniera pungente: “L’esultanza dei telecronisti è stata una mancanza di rispetto, in particolar modo per i giornalisti italiani che tifavano Tottenham. Hanno riportato fedelmente ciò che è accaduto in campo, hanno fatto il loro lavoro senza essere di parte e con la stessa enfasi mostrata nelle telecronache di altre squadre. Sono stati spettacolari, hanno attirato l’attenzione di tutti in quei momenti finali e gli faccio i miei complimenti per questo”. Perisic? “Non ha fatto male martedì, non ha fatto però giocate che ci si aspetta da lui”. Cancelo e Rafinha sono dei rimpianti? “Non potevamo prenderli in quella fase del calciomercato, posso ringraziarli per quanto hanno fatto per noi, sono due professionisti straordinari e faccio loro i migliori auguri possibili, ma sono stati sostituiti con giocatori di pari livello e le stesse caratteristiche sono presenti in altri calciatori”. Joao Mario vorrebbe trasformare i fischi in applausi, come può dare un apporto maggiore alla squadra? “Lui è un buon ragazzo, deve trovare l’equilibrio per rendere al meglio, può giocare in più zone, sa fare diverse cose e va messo nelle condizioni di potersi esprimere”. Su Skriniar: “Nonostante non fosse il suo ruolo, è stato bravissimo, ha contenuto avversari veloci e con caratteristiche diverse dalle sue”. Sulla Sampdoria: “Ho particolare stima per il lavoro fatto da Giampaolo, è una persona squisita, un allenatore moderno, sta dimostrando tutte le sue qualità ed ha uno staff di ottimo livello. Ha una squadra pronta a giocare in qualsiasi modo, anche se preferiscono giocare con passaggi corti e facendo partire la manovra dal basso, schierano un rombo a centrocampo che crea problemi agli avversari”. Nel finale si sofferma sull’ex Sabatini, augurandogli di rivederlo presto in campo ed esprimendo il desiderio di riabbracciarlo.

 

Luca Addivinelo

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