Alla vigilia di Pescara-Foggia è intervenuto in conferenza stampa l’allenatore rossonero Gianluca Grassadonia. Dopo la pesante sconfitta casalinga contro il Palermo, il Foggia proverà a risolvere la difficile situazione in classifica che vede i rossoneri fermi a -5.
“È stata una settimana un po’ più corta ma abbiamo cercato di lavorare soprattutto dal punto di vista mentale e abbiamo studiato l’avversario: domani ce la giocheremo. La sconfitta ci ha fatto male, avevamo fatto un buon primo tempo e nel secondo siamo calati. Dobbiamo essere bravi ad entrare subito bene in partita e capire che a volte bisogna sporcarla negli episodi.
Bisogna avere più cattiveria agonistica e capire che anche se non puoi vincerla non puoi perderla.
È chiaro che la classifica ci condanna perché se non avessimo questa penalizzazione saremmo nel centro della classifica. Questo ci pesa e quella di domani comincia ad essere per noi una partita molto importante.
Rientra Busellato, chiaramente anche Galano. Rizzo non è ancora disponibile. Rubin ha avuto un problema muscolare in settimana ed è fuori, il suo rientro non sarà una cosa breve.
Diamo fiducia ai giocatori che ci sono e che stanno cercando di fare il massimo, poi cominceremo a pensare ad altro.
Galano lavora con noi da tempo quindi è pronto su qualsiasi situazione tattica.
Carraro è un giovane sul quale crediamo fortemente e va aiutato soprattutto da quelli un po’ più esperti. Mazzeo? Dobbiamo essere bravi noi a trovarlo e lui deve essere bravo a capire i momenti della gara dove può essere più pericoloso.
Goal subiti? Non è un problema di reparto perché paradossalmente la squadra lavora bene. È un problema di attenzione e tutti devono capire che difendono.
Io direi di non soffermarci troppo su questi goal subiti ma di essere liberi mentalmente, senza esprimere eccessive preoccupazione.
La partita più importante è quella di domani, guai se pensassimo alle prossime due. Contro il Pescara sarà difficile. È una squadra tecnica che ha qualità in mezzo al campo e davanti. Noi dobbiamo essere molto bravi, sappiamo quali sono i loro pregi nel momento in cui hanno la palla, ripartono molto bene e hanno giocatori bravi nell’uno contro uno. Dobbiamo crederci perché sono convinto che è una partita molto aperta. Va impostata con personalità, bisogna essere corti e compatti e soprattutto aggressivi. Non dobbiamo avere il braccino ma saper scendere in campo con quell’intensità che ci ha contraddistinto nelle prime tre partite.”