Castellammare di Stabia. Dopo una lite tra ragazze avvenuta domenica sera con una del gruppo finita in ospedale per una crisi epilettica ritorna di attualità il tema sicurezza e la necessità di arginare l’enorme degrado sociale in cui versa la cittadina ai piedi del Faito. Sulla questione non è intervenuto il primo cittadino Cimmino che però è stato bacchettato da Andrea Di Martino, Francesco Nappi e Tonino Scala, rispettivamente candidati alla carica di sindaco per il blocco civico, per il Movimento 5 Stelle e per Liberi e Uguali. “Dall’insediamento dell’amministrazione Cimmino, la città è scivolata in un baratro – scrive Nappi – Concerti improvvisati con relativo blocco della circolazione e parcheggio selvaggio, episodi di violenza quasi giornalieri, commercio illegale dilagante con le bancarelle che ieri sera erano ancora lì con i relativi prodotti contraffatti. Allagamento alle prime piogge, però – parafrasando le parole del sindaco – “la pulizia delle caditoie era stata già programmata” come se – ironizza Nappi – la pioggia arrivasse su appuntamento. Parcheggio selvaggio ovunque ed in ogni momento. Nei week end – incalza l’esponente pentastellato – di sera la città è senza il minimo controllo, motorini che sfrecciano sui marciapiedi, auto parcheggiate ovunque. Forse si aspetta l’ennesima tragedia prima di intervenire chissà…. Sviluppo turistico? Ci stanno pensando, ma mentre il medico pensa il malato muore. Noi del M5S ci siamo e siamo pronti a lavorare per migliorare la città, a dare il nostro contributo, ma a quanto pare, l’amministrazione nei primi 90 giorni è riuscita solo a entrare in empasse. Cimmino – conclude – se ci sei batti un colpo.” Ci va più leggero invece Andrea Di Martino che si limita, a differenza di Nappi che elenca delle criticità, a commentare l’episodio di domenica. “Garantire – scrive su Facebook Andrea Di Martino – la sicurezza dei nostri figli quando escono la sera è una priorità. Su questo si è svolto il confronto in campagna elettorale. Oggi sotto questo versante si assiste solo a schierate propagandistiche, ma il tema sicurezza resta lì immutato. Non serve utilizzare tutte le pattuglie, di cui si è a disposizione nei giorni festivi, per presidiare 100 mq di territorio mentre intorno regna il caos. A me non frega niente della propaganda razzista che va tanto di moda. A me come a tanti cittadini stabiesi importa che se mia figlia esce deve poter divertirsi, stare serena e ritornare a casa con i suoi piedi. Caro sindaco – conclude Di Martino – sulla sicurezza meno propaganda e più fatti”. “L’ aumento – dice Tonino Scala di LeU – di episodi di violenza da parte di ragazzi, o addirittura, bambini è preoccupante e rafforza quello che diciamo ormai da diverso tempo: a Castellammare è allarme sicurezza! Sarebbe sbagliato sottovalutare o relegare simili atti al rango di ragazzate. E’ giunto il momento di dire basta. Presidiare la città, aumentare i controlli, sopprimere laddove è possibile, sono soluzioni securitarie che possono rivelarsi utili, ma non sufficienti. Bisogna investire nella prevenzione: servono politiche di inclusione attente, politiche sociali mirate, occorre – conclude – stimolare e interrogare gli alti organi istituzionali su come rafforzare il welfare.
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