New York. Diciassette anni fa il mondo intero si fermava per assistere incredulo al vile attentato che mise in ginocchio l’intera America, portando via la vita a 2996 persone. Oggi, come da 17 anni, il mondo si ferma per ricordare l’accaduto e far si che nulla del genere accada mai più. L’accaduto.Il mattino dell’11 settembre, 19 terroristi presero il comando di 4 aerei di linea decollati da Logan (Boston), Washington, Dulles e New York. Due di essi si schiantarono contro il Word Trade Center, uno contro il Pentagono e l’ultimo (diretto al Campidoglio) precipitò in Pennsylvania. Inizialmente nessuno capì ciò che stesse accadendo, il fumo e la polvere diedero a New York uno scenario apocalittico, mentre le persone bloccate sulle torri tentavano -invano- di salvarsi, gettandosi anche dalle finestre degli altissimi piani.
Le vittime. In tutto le vittime furono 2996, ancora oggi sono 1000 quelle non identificate. Il costante aggiornamento della tecnologia ha permesso di ideare nuovi studi utili al riconoscimento; proprio pochi giorni fa una vittima è stata identificata. Scott Michael Johnson , ventiseienne che lavorava all’89mo piano della Torre Sud. L’attentato nella storia. Molti studiosi ritengono che l’11 settembre abbia cambiato radicalmente la storia dell’America e non solo. Da quel giorno infatti il terrorismo è entrato a far parte della vita quotidiana come una minaccia costante e concreta. Una minaccia che fino a pochi anni prima era vista come un qualcosa di molto distante e lontana dall’ Occidente.
Oggi. Dopo 17 anni è stata riaperta anche la “Linea 1” di New York, rimasta distrutta in occasione dell’attentato. La nuova stazione porta alla Freedom Tower, il monumento inaugurato nel 2014 in onore delle due torri gemelle distrutte.