Castellammare
di Stabia. Slitta a settembre 2019 la legge Madia, il consigliere comunale di
Liberi e Uguali, Tonino Scala, scrive al primo cittadino Gaetano Cimmino. “Prima
di prendere decisioni su Sint, si faccia dare mandato dal Consiglio Comunale”.
Ecco il testo della lettera.
“Caro Sindaco,
Nel mio intervento in aula sulle linee programmatiche da lei presentate, le
avevo chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale ad hoc su vicenda Sint.
Nella replica non c’è stata da parte sua alcuna risposta in merito.
Entro questa settimana dovrebbe essere convocata l’assemblea dei soci senza che
il Consiglio Comunale sia stato coinvolto.
Poiché trattasi di decisione importante e vitale per il presente e il futuro
del termalismo, della città e del suo patrimonio immobiliare,
Le chiedo prima di qualsiasi assemblea che dovrà assumere decisioni vitali per
la vita della società che detiene il patrimonio delle terme, dove lei, per i
poteri che la legge le affida, prenderà risoluzioni rilevanti in nome e per
conto della città, il coinvolgimento del Consiglio Comunale, delle parti
sociali, dei lavoratori delle terme e della Sint e della stessa città.
Pertanto Le chiedo altresì,
di concerto con il neo eletto presidente del Consiglio comunale e i capigruppo,
di convocare l’assise cittadina.
Questo anche alla luce di un emendamento approvato in Commissione Affari
costituzionali del Senato presentato dalla maggioranza di governo, con il quale
si rinvia al settembre 2019, da settembre 2018, il termine entro il quale le
amministrazioni pubbliche dovranno dismettere le spa giudicate inutili o in
perdita.
Lo slittamento potrebbe essere utile per una riflessione in merito a tale
decisione.
Ho apprezzato il passaggio nel suo intervento in aula, dove ha riproposto
l’importanza della c.d. “Amministrazione Condivisa”. Non sarebbe un bel gesto,
al primo momento utile, disattendere un impegno preso innanzi ad associazioni,
Consiglio e città.
Sindaco, la presente nota è scevra da ogni polemica o strumentalizzazione, ma è
un modo per ricordarle, che è un atto d’obbligo farsi dare un mandato esplicito
e chiaro da parte del Consiglio Comunale su un importante atto. È quella la
sede nella quale Lei è tenuto a presentare le linee di un progetto di rilancio
del termalismo.”