Reggio Calabria. “Da una prima sommaria indagine esperita con i Direttori delle Unita’ operative interessate emerge una prima ‘verita” che altro non e’ che l’esatto contrario di quanto riferito in perfetta malafede agli organi di stampa”. Lo scrive, in una nota, la Direzione generale del “Grande ospedale metropolitano” di Reggio Calabria in relazione alla vicenda dei bendaggi di emergenza. “Corre l’obbligo evidenziare, per riportare i fatti nell’alveo della verita’ – si aggiunge – che e’ emerso che nel Pronto soccorso del presidio Riuniti risulta il formale accesso di due pazienti. Il primo, di sesso maschile, C.A., giunto al triage alle ore 9:32 del 28 luglio, era stato gia’ immobilizzato sul luogo dell’incidente con ‘cartone’. Comunque il paziente, codificato con codice giallo, e’ stato visitato alle 9:35 e quindi sottoposto a visita di pronto soccorso, Ecg ed esami radiografici”. “Si precisa altresi’ – afferma ancora la Direzione generale dell’ospedale – che l’immobilizzazione provvisoria con la quale era giunto il paziente non e’ stata rimossa opportunamente per non provocare ulteriori dolori e poter effettuare le radiografia senza interferenze. Eseguita la radiografia, il paziente e’ stato ricoverato nel reparto di Ortopedia ed in fase di accettazione e’ stato nuovamente valutato dall’ortopedico di turno il quale ha rimosso il ‘cartone’ ed applicato valva gessata di contenimento. Nel pomeriggio, durante l’ulteriore visita specialistica, valutate le condizioni circolatorie dell’arto, il medico di turno ha praticato trazione transcheletrica”. “Relativamente ad un secondo caso piu’ recente, sul quale sono in corso ulteriori approfondimenti – prosegue la nota – si precisa che la paziente O.G. e’ giunta in Pronto soccorso il 30 luglio alle 7:11, soccorsa sul luogo dell’incidente dal 118 dell’Asp territoriale, laddove gli stessi operatori avevano applicato un tutore con anima di metallo (non radiotrasparente). Giunta al Pronto soccorso, la paziente e’ stata classificata con codice verde e visitata alle 7:16. Considerato che l’ambulanza del 118 aveva necessita’ di rispondere ad un’altra chiamata urgente, il tutore e’ stato rimosso dagli stessi operatori del 118 e sostituito con una fasciatura provvisoria con la quale la paziente e’ stata inviata in radiologia con immobilizzazione temporanea con cotone di germania e ‘cartone’, quindi radiotrasparente. Tutto cio’, avvenuto nell’arco temporale di circa 20 minuti, al fine di privilegiare la rapidita’ dell’esame diagnostico radiologico per assicurare alla paziente, cosi’ come e’ stato, il tempestivo trattamento specialistico ortopedico. Successivamente alle radiografie, la paziente effettuava consulenza ortopedica nell’ambito della quale veniva rimossa l’immobilizzazione provvisoria di ‘cartone’ e veniva applicata valva gessata di posizione presso l’unita’ operativa di Ortopedia, dove tutt’ora e’ degente”.