Ponte Morandi. Il Codacons, indagare anche sull’ipotesi tritolo che circola sul web


L’Associazione invierà alla Procura tutti gli elementi rinvenuti sul web che fanno riferimento a una spiegazione fantascientifica molto diffusa tra gli utenti – l’uso del tritolo da parte dei “pro-Gronda” per incoraggiare la costruzione della nuova infrastruttura, specie alla luce della sparizione di 300 kg. di materiale esplosivo risalente a qualche giorno fa. Lo scopo della segnalazione è quello di valutare e semmai escludere questa ipotesi, che sta godendo di un grosso credito tra gli utenti del web. L’Associazione, inoltre, chiede una serie di misure immediate: blocco dei mezzi pesanti su tutti i viadotti a rischio per 30 giorni, così da dare modo ai tecnici di provvedere alle necessarie verifiche sullo stato e la sicurezza delle infrastrutture. E impiego del genio militare – non di privati – per realizzare a stretto giro le verifiche necessarie insieme ai gestori, così da minimizzare l’impatto sul traffico. Queste le richieste del Codacons, dopo la tragedia che ha toccato Genova e l’Italia intera. Il Codacons ha deciso di diffidare i prefetti delle zone con cavalcavia o viadotti a rischio. Ai prefetti, quindi, chiamati in causa quali responsabili diretti della sicurezza pubblica, l’Associazione chiede di disporre un blocco “temporaneo” per alleggerire il traffico sui viadotti a rischio: una necessità che s’impone alla luce dei fatti per dar modo di svolgere un’attenta opera di monitoraggio e valutazione del rischio, con disagi minimi per l’economia e il commercio (vista la possibilità per gli autotrasportatori di individuare percorsi alternativi, come accade normalmente allorché i sindaci vietano il passaggio dei TIR nel loro Comune). L’Associazione, inoltre, torna a ribadire come la posizione di Autostrade Per L’Italia sia caratterizzata da luci e ombre: il Codacons valuta favorevolmente gli impegni assunti da Autostrade Per L’Italia, ma solo a condizione di avere tempi certi e garantiti (per questo chiede subito al Governo un decreto legge per accelerare tutti i passaggi burocratici e realizzare il nuovo ponte sotto il controllo della struttura ambientale della Regione e dell’Anac) e di avere maggiore chiarezza sulle coperture finanziarie messe a disposizione della collettività. Appare necessario, inoltre, estendere la sospensione dei pedaggi a tutta la rete autostradale, fintanto che andrà avanti l’emergenza, oltre ad aprire un tavolo di confronto con le Associazioni dei consumatori e dei cittadini per risarcire anche i danni minori entro un massimo di 90 gg., come già accaduto in passato per i danni derivanti dal blocco per l’emergenza-neve. Il Codacons mette il suo staff legale a disposizione dei genovesi che intendano chiedere i danni e di tutti i cittadini in tutte le Regioni che vogliano segnalare situazioni di ponti e viadotti a rischio. Per contattare l’Associazione basta scrivere all’indirizzo info@codacons.it, o – dal 20/8 – contattare il numero verde 800.582493.

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