A due giorni dall’esordio nel Mondiale russo, venerdì a San Pietroburgo contro il Marocco, la nazionale dell’Iran continua ad avere il problema degli scarpini. Infatti la Nike, che riforniva molti dei calciatori del ct Carlos Queiroz, ha sospeso la fornitura a causa delle sanzioni, tra cui l’embargo, imposte nei confronti dell’Iran dal presidente Usa Donald Trump. Da Portland, sede della casa madre, è stato diffuso un comunicato in cui si spiega che “le sanzioni decise dal governo Usa comportano che la Nike, in quanto azienda statunitense, non possa fornire in questo momento le scarpe ai giocatori della nazionale iraniana”. Queiroz ha reagito con rabbia definendo “ingiusta e dannosa” la decisione di Nike. Intanto, come ha documentato la Bbc, alcuni calciatori dell’Iran sono stati costretti a comprarsi le scarpe da gioco in un negozio di articoli sportivi che si trova nella zona in cui sono in ritiro. Nessun problema, invece, per le divise da gioco e allenamento, fornite dalla tedesca Adidas.