Mancano poco più di 24 ore al primo fischio d’inizio del Mondiale in Russia. Oltre a segnalare le solite notizie, come ad esempio che l’Italia non sarà presente tra le 32 partecipanti, c’è forse una notizia ancor più clamorosa: il Ct della Spagna, Lopetegui, è stato esonerato non più di un’ora fa. La motivazione è il suo passaggio al Real Madrid per la prossima stagione ma con ufficialità arrivata ieri.
La Federazione Spagnola, capeggiata da Julien Rubiales, non ha preso affatto bene questa notizia e “ferita” nell’orgoglio ha preso questa drastica decisione. Ovviamente è una presa di posizione forte e coraggiosa, segno di una federazione importante, però non è stato considerato un fattore: lo spogliatoio. I capitani delle Furie Rosse avevano avvisato Rubiales di essersi schierati completamente dalla parte di Lopetegui e l’allontanamento doveva avvenire dopo il Mondiale perché l’unica cosa che a loro interessava era divertirsi e vincere il Mondiale. Probabilmente i giocatori spagnoli si divertiranno e faranno divertire lo stesso il pubblico in Russia, ma non sarà la stessa senza il loro condottiero. Nei momenti cruciali della competizione questa separazione potrebbe pesare. L’esordio tutt’altro che morbido, sarà tra due giorni contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo. Già da questo match si potranno capire tante cose, e una sconfitta alla prima partita potrebbe compromettere sin da subito il cammino della Roja.
Dopo alcuni voci che sono rimbalzate dalla Spagna (la prima ipotesi era la coppia Hierro-Celades, Ct della Spagna under 21 o Setien l’allenatore del Betis) si è deciso di affidare la panchina all’ex giocatore del Real Madrid Fernando Hierro, il team manager della nazionale. Una scelta più o meno giusta, un uomo che conosce le dinamiche dello spogliatoio e cambierà il meno possibile rispetto alle idee iniziali di Lopetegui, perché l’obiettivo resta comunque la vittoria finale. Rubiales ha dichiarato di aver parlato con i suoi calciatori e ha spiegato le sue motivazioni: ” I ragazzi hanno capito la scelta e mi hanno assicurato il massimo impegno per vincere la Coppa”. Certo a parole è tutto più facile ma sarà veramente così? Adesso bisogna attendere solo il giudizio del giudice supremo, il rettangolo verde. Una cosa è certa in questa situazione: il cammino spagnolo verso la finale del 14 luglio è iniziato come peggio non poteva, forse nemmeno la FIGC sarebbe riuscita a fare peggio.