“L’atteggiamento dell’Uefa è discutibile. Adottare la tecnologia in maniera uniforme è complesso ma bisogna pur cominciare e sentire che su questo fronte non si farà nulla nemmeno nella prossima stagione lascia francamente interdetti”. Lo afferma l’ex designatore arbitrale Paolo Casarin, commentando all’Ansa le polemiche seguite alle semifinali di ritorno di Champions League, con le proteste di Roma e Bayern Monaco per gli errori degli arbitri. “Ieri si è visto che senza la tecnologia continuano a esistere errori gravi e importanti perché l’arbitro non può vedere o cogliere tutto, e gli assistenti di porta non servono a nulla – ha dichiarato ancora Casarin – mentre l’aiuto della Var è sostanziale, come si è visto in italia. Non si capisce questa chiusura dell’Uefa. Dicono che sono in attesa della ‘perfezione’, ma senso ha? E’ vero che ci sono dei costi, che servono mesi per portare un sistema a regime, ma bisogna pur cominciare”.