Il Foggia non fa regali e nel finale di partita rovina la festa al Frosinone. Stirpe: “Complimenti al Foggia, il calcio è bello per queste storie”


Giovanni Stroppa aveva avvertito: niente regali e così è stato. A Frosinone, su uno dei campi più complicati di questa Serie B, i rossoneri onorano la maglia con un’importante prestazione che consolida il nono posto e rovinano la festa ai ciociari. Dopo il vantaggio del Foggia con Mazzeo, i padroni di casa non abbassano la testa e riescono a rimontare il risultato prima con Paganini e poi grazie ad un’autorete di Rubin. L’entusiasmo gialloblù dura però fino al 89’ quando in contropiede Roberto Floriano realizza la rete del 2-2, un goal fantastico dove nulla può Vigorito, regalando così la Serie A al Parma. La squadra di Roberto D’Aversa infatti, vince 0-2 contro lo Spezia, si aggiudica il secondo posto in classifica, e grazie al vantaggio negli scontri diretti con il Frosinone torna nella massima serie a tre anni dal fallimento.
Al triplice fischio cala il gelo al “Benito Stirpe”: per la seconda volta, esattamente dopo un anno, sfuma la promozione diretta e la possibilità di accedere alla Serie A è adesso rimandata ai play-off.
Nel post-conferenza è poi intervenuto il presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe, che ha riconosciuto i meriti degli avversari:
“Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare, io e i miei collaboratori abbiamo dato il massimo. Non c’è nulla da dire al Foggia che ha fatto la sua partita, anzi faccio i miei complimenti perché ha fatto la gara che doveva fare e il calcio è bello anche per queste storie che sa regalare. Ho ringraziato tutta la squadra perché ha dato tutto quello che poteva dare questa sera e ha fatto un grande campionato, poi ovviamente sul 2-1, prendere un gol come quello che abbiamo preso, è stato un errore certamente grave. Il segno della croce a fine match? Lo faccio sempre a prescindere dal risultato finale.
Adesso possiamo essere noi la mina vagante di questi play-off, non abbiamo nulla da perdere. Ora dipende tutto soltanto da noi, dalla nostra forza e dalla nostra consapevolezza. Il calcio è fatto di gioie e amarezze, così come la vita. . Non è andata bene per meriti dell’avversario ma anche per demerito nostro, nulla toglie che potremo ripeterci nei nostri standard abituali sabato prossimo. Mi rendo conto che l’ambiente sarà scoraggiato ma il calcio è fatto di gioie ed amarezze. Fino a quando sarò io al timone di questa società il tifoso del Frosinone potrà stare tranquillo perché combatteremo sempre insieme per gli obiettivi più prestigiosi.”

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