La profonda crisi sociale, che attanaglia oramai da anni la nostra amata città, non può e non deve uccidere la speranza di tanti stabiesi, che giustamente desiderano di poter ritornare a vivere in una Città normale. Fino ad oggi, ho dato priorità alla dimensione privata dell’esistenza, investendo sul lavoro, sul mio ruolo di moglie e di madre, sul catechismo in parrocchia. Tuttavia, l’esigenza di essere impegnati in prima persona per il bene della Città appello lanciato sempre più spesso dalla Chiesa e, non da ultimo, dal nostro Vescovo Mons. Francesco Alfano mi ha convinto ad accettare la candidatura alla carica di consigliere comunale alle prossime elezioni.
Ho sperimentato sulla mia pelle che la Città ha pagato, e sta continuando a pagare, un caro prezzo per le scelte sbagliate, poco oculate ed improvvide, compiute dalla precedenti amministrazioni.
Il Lavoro latita ma, a fronte di questa primaria esigenza, la nostra Città ha dovuto subito scelte maldestre da parte delle ultime amministrazioni a guida del centrosinistra stabiese. Basti pensare alla chiusura delle Terme che ha generato una spirale in caduta libera, determinando la cessazione di attività commerciali, diminuzione del PIL cittadino, dissoluzione del termalismo alberghiero e di tutte quelle attività collegate. Basti pensare che la città ha dovuto fare a meno di un fatturato di circa 6,5 milioni di euro annui per Terme, con la conseguenza della negativa ricaduta sullindotto (Alberghiero e commerciale) che raggiungeva cifre addirittura superiori al fatturato termale stesso.
Il Fallimento dello stabilimento Acqua Acetosella è un altro pezzo della Città che grida vendetta, come la Cantieristica Navale, l’hotel Stabia e tante altre imprese e negozi, anche di piccole dimensioni, che hanno dovuto cessare le proprie attività, spesso con conseguenze tragiche per i titolari e per le loro famiglie. A tali difficoltà, sociali ed economiche, il Comune stabiese, anche a causa di un dissesto scientemente voluto, non ha saputo dare risposte chiare e precise. Tematiche come il Lavoro, il Sociale, la Sicurezza, la Legalità, il Decoro urbano, la Vivibilità della Città (anche e soprattutto per i cittadini diversamente abili), non possono essere trattate genericamente, e certamente non sarà questa mia lettera aperta a definire quali siano le soluzioni POSSIBILI, ma potrà almeno indicare i presupposti che contrassegneranno il mio operato e la mia azione politica, nel caso dovessi essere eletta, grazie al voto meditato, popolare e libero delle elettrici e degli elettori stabiesi.
Siamo certi del fatto che, per il bene della città, dovranno essere compiute della chiare scelte a favore della crescita occupazionale, che può essere effettuata tramite la riapertura delle Antiche Terme, con la conseguente riapertura e/o ripresa delle attività commerciali connesse, la rinascita del turismo termale e quindi di un turismo stanziale; occorrerà altresì fare chiarezza sulla questione Marina di Stabia e sui livelli occupazionali che avrebbe dovuto generare, oltre che lottare per l’utilizzo della ZES (zona economica speciale) a pieno regime.
Il mio impegno da Consigliere Comunale, unitamente alla squadra di Governo cittadino presieduta dal Sindaco Gaetano Cimmino, sarà quello di essere vicina al mondo del Lavoro e del Sociale, perché la vera sfida di Castellammare è quella mirante a divenire una città su misura, ma soprattutto una Città normale, dove tutto non deve apparire impossibile, anzi bisogna riacquistare la consapevolezza che tutto è possibile, basta solo impegnarsi con convinzione nel perseguire obiettivi reali.
Lasciamoci dietro i progetti fantasiosi e fallimentari delle ultime amministrazioni a trazione PD, badiamo al sodo, rendiamo la nostra Città SICURA, VIVIBILE e DECOROSA.
Il 10 Giugno, non farti trovare incerto né impreparato, scegli il Buon Governo per il futuro della nostra Castellammare: Vota Annamaria De Simone con Gaetano Cimmino Sindaco.