Doveva prendere vita a dicembre e continuare fino alla fine di maggio ma durerà soltanto pochi giorni. È polemica sulle location interessate dagli spettacoli
Castellammare di Stabia. Parte il cartellone di eventi “Domus in Stabiae – Arte in Stabia”. Il primo evento ha visto impegnata Marina Bruno e la Didirindina con la partecipazione di Peppe Barra che, con la loro arte, hanno incantato gli spettatori nel magnifico scenario della Reggia di Quisisana. Il cartellone prevede una serie di eventi che dovranno fare da attrattiva per molti turisti nella città delle acque. Progetto redatto sotto la direzione artistica del Comune di Alfredo Varone e l’Assessorato di Annalisa Armeno, amministrazione Pannullo, ed ha visto la luce soltanto il primo maggio 2018. Sarebbe dovuto partire con il palio dei fuochi dell’ otto dicembre e proseguire fino a maggio 2018, ma causa forza maggiore è stato ridimensionato alla serie di eventi che si è aggiudicata la “Ravello Creative Lab s.r.l.” qualche settimana fa. Finanziato con fondi regionali per 100.000,00 euro e con fondi comunali per 30 mila, durerà poco più di una settimana e si svolgerà in alcune location cittadine. Punto cardine del progetto era quello di creare attrattiva per Castellammare, come ha detto anche il direttore artistico degli eventi, Giuseppe Di Capua: «Ringrazio tutti quelli che ci hanno aiutato nella realizzazione del cartellone. Abbiamo lavorato per la città» ma così non sembra. Gli spettacoli infatti si sarebbero dovuti tenere nei luoghi simbolo di Castellammare, ma da quanto si apprende dall’esecutivo pubblicato sull’ albo pretorio comunale, così non sarà. Nella nota di variazione di programma redatta dalla direzione artistica del cartellone, al punto 3 si legge: «che non si è ritenuto di utilizzare la Villa Comunale per le peculiarità artistiche degli spettacoli proposti e l’elevato valore dei protagonisti, maggiormente adatti a luoghi più raccolti». “Dirottati” presso strutture “chiuse”, e talvolta private come il “Tenda Open Space” o “Hub”. Proprio in relazione all’esiguità della capienza dei posti, la Prima del cartellone ha registrato qualche dissenso ai botteghini: Molte persone hanno dovuto rinunciare allo spettacolo perché non avevano prenotato. SI, si entrava solo su prenotazione. Peccato però che nessuno sapeva dove dover prenotare, tranne i “pochi eletti” che sapevano dello spettacolo e quindi come “racimolare” il posto in platea. Spettacoli per “pochi intimi” quindi ed organizzazione carente anche sul fronte della comunicazione. Infatti, ne all’ingresso ne lungo il corridoio di accesso alla platea è stato possibile trovare un manifesto od una brochure che illustrava il cartellone di eventi pagati con fior di soldi pubblici. Solita “pastetta” tutta stabiese quella che è andata in scena alla Reggia di Quisisana il primo maggio: Si entra solo su prenotazione ed entrano “solo gli amici”. E tra “gli eletti” a godersi lo spettacolo, nella fresca serata di maggio, c’era anche il candidato a Sindaco del Movimento 5 Stelle Francesco Nappi. Sempre sul pezzo e presente alla vita cittadina, visto che sapeva come prenotare. Ed è solo la prima del cartellone di eventi. Siamo certi però che nel corso delle serate saranno resi noti gli spettacoli confidando nella trasparenza e buona fede degli organizzatori.