L’esponente di Uniti per Stabia attacca il candidato sindaco del Centrodestra Gaetano Cimmino sulla vicenda privatizzazione dello stadio “Romeo Menti”
Castellammare di Stabia. «Apprendo la volontà del candidato sindaco Gaetano Cimmino di privatizzare lo stadio “Romeo Menti”. Una proposta provocatoria e priva di fondamento.
Sono sconcertato che Gaetano Cimmino, dopo tanti anni di consiglio comunale, non conosca il regolamento e né le vicende riguardanti lo stadio. È impensabile immaginare di privatizzare l’impianto di Via Cosenza – a dirlo è Peppe Mercatelli, ex consigliere comunale ed esponente di Uniti per Stabia. La privatizzazione nasce in altre città che hanno visto le società calcistiche costruirsi l’impianto. Vicenda totalmente diversa dalla nostra. Noi abbiamo un’idea totalmente diversa per quanto riguarda lo stadio che deve tornare ad essere la casa naturale della Juve Stabia, l’unica squadra calcistica della città che milita in un campionato professionistico. Forse – continua Mercatelli – questa proposta di Cimmino deriva da un progetto ben diverso. Vuole assolutamente che la Juve Stabia vada lontano da Castellammare di Stabia, in un momento così particolare. Lui lancia il guanto di sfida al presidente Franco Manniello solo perché in questo momento Manniello è lontano dalla sua posizione politica. Se Cimmino intende fare il candidato sindaco vuol dire che Castellammare sarà, come al solito, vittima dei personalismi e del nulla per la collettività e nemmeno rispetto per il club calcistico stabiese e la sua tifoseria encomiabile. Invece di pensare alla privatizzazione facciamo in modo che la Juve Stabia ritorni ad essere la squadra della città. Pensiamo anche alla creazione di un indotto intorno allo stadio, riqualificando anche le strutture presenti che attualmente sono abbandonate dando anche la possibilità – conclude – alle eccellenze stabiesi sportive e non di esprimersi alla città ma soprattutto alle tifoserie ospiti e rilanciare, in questo modo, insieme ad i colori gialloblù, il brand di Castellammare di Stabia».