Gianluigi Buffon rivela un particolare molto toccante della sua carriera; protagonista -se pur indirettamente- la Reggina
Rivelazioni che il numero uno ha deciso di raccontare tramite il suo libro “Demoni”. Parole che ad oggi potrebbero sembrare comuni, ma che pronunciate dal portiere più forte al mondo fanno un certo effetto. Nella carriera di Buffon tante sono state le pagine positive, ma anche qualche stralcio di pagina “nera” ha fatto si che Buffon diventasse forse quel che è adesso. La Reggina è protagonista indiretta di una di esse, lo stesso Buffon ha raccontato :-“Non potrò mai scordare una sfida di campionato contro la Reggina, in casa. Prima della partita,durante la fase di riscaldamento, mi è venuto un fortissimo attacco di panico. Davanti a tutti. Nessuno si accorgeva di niente e questo mi faceva sentire ancora più solo. Il cuore batteva a mille, il respiro diventava sempre più affannoso, pensavo di morire , pur sapendo che non sarebbe accaduto. Sono riuscito a scavare nelle mie risorse migliori, quelle dell’orgoglio, dell’amor proprio e dell’amore verso il lavoro. Mi sono detto: Se molli adesso lo farai ogni volta che sarai in difficoltà. Mi sono reso subito protagonista di una parata importantissima su Cozza , quando il risultato era ancora fermo sullo 0-0. Alla fine abbiamo vinto 1-0. Quella parata ha rappresentato per me una scossa clamorosa, ha funzionato da elettroshock“. Buffon nel corso della sua vita ha dovuto combattere contro il suo avversario peggiore: la depressione. Un caso mai portato alla luce ma che il portiere ha preferito combattere da solo, attraverso l’arte della chitarra e della lettura.
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