Quarto. Saranno gli insegnati e il Ministero dell’Istruzione a risarcire Matteo (nome di fantasia) vittima di bullismo nel lontano 2008. A sancirlo è la sentenza del Giudice di Pace di Napoli che va a creare un caso giurisprudenziale. Infatti il tribunale civile ha riconosciuto colpevoli dell’aggressione
non chi si è reso reo dell’atto ma bensì che avrebbe dovuto vigilare ed evitare una brutta storia di bullismo. Infatti saranno i docenti di turno, la dirigenza scolastica e il Ministero dell’Istruzione a risarcire la vittima. Dovranno pagare in solido circa 4mila euro. In pratica come se ad aggredirlo fossero stati gli insegnanti. La sentenza arriva dopo dieci anni. I fatti sono accaduti nel lontano 2008. Matteo (nome di fantasia) frequentava la prima media ed era la vittima perfetta per i bulli: Paffuto, tranquillo, mai aggressivo ma soprattutto di buona famiglia. Per mesi è stato costretto a subire sfottò ma ad un certo punto si è passati dalle parole pungenti alle mani. In tre lo accerchiarono nel cortile della scuola, i bulli lo colpirono al naso, alla nuca e alla schiena. Nessuno si accorge di nulla, compresi gli insegnati. Il pestaggio è avvenuto proprio al suono della campanella quando tutti i ragazzi scappano via dall’aula. Un punto ritenuto fondamentale dal giudice perché i precettori responsabili “ non hanno fornito la prova liberatoria che li esonera da responsabilità per i danni cagionati dai sorvegliati, provando di non aver potuto impedire la commissione del fatto”. Infatti si parla di “colpa in vigilando del personale docente”, il giudice quindi “dichiara responsabile dell’aggressione il personale docente dipendente”.