Compariranno il sei luglio prossimo davanti al giudice del Tribunale per i minori per essere processati con rito immediato, chiesto ed ottenuto dal pm Ettore La Ragione, i tre componenti della baby gang che la sera del 18 dicembre scorso accoltellarono senza un motivo il 17 anni Arturo in via Foria. Uno ha anche confessato nel corso dell’incidente probatorio. A processo quindi con l’accusa di tentato omicidio e tentata rapina compariranno i tre che sono stati arrestati in fasi differenti. Si tratta di F.P.C., detto “o’nano”, in cella dal 24 dicembre scorso, del 16enne G. P. detto “tic tac” di San Carlo all’Arena e di A.R. parente di Arturo Raia, l’uomo che accusato dell’omicidio di Claudio Taglialatela, ucciso l’8 dicembre 2003 a 22 anni in corso Umberto a Napoli durante una rapina. Raia fu fermato dai carabinieri l’8 gennaio 2004, e prima della convalida del fermo, si tolse la vita impiccandosi nel bagno del carcere con un lenzuolo legato a un tubo per l’acqua. . Tra i ragazzi individuati c’e’ anche uno di 13 anni, all’epoca dei fatti addirittura 12enne, che per gia’ dell’eta’ non e’ imputabile; il ragazzino e’ imparentato con un boss del rione Sanita’, stesso quartiere da dove provengono gli altri due presunti aggressori minorenni di Arturo in carcere, uno a Nisida e l’altro ad Airola. Per lui la Procura dei minori ha già attivato l’intervento dei servizi sociali, in vista di un progetto di recupero. I primi due hanno sempre negato la loro partecipazione all’aggressione. Il “nano” intercettato in carcere ha mandato anche messaggi all’esterno: “Diglielo di non preoccuparsi che io qui dentro faccio l’uomo”, prima che venisse arrestato “Tic- Tac”, il presunto capo del branco. Escono invece dal processo, altri due minori: si tratta di F.L., la cui stazza fisica è risultata incompatibile con quella dei quattro minori immortalati da una telecamera in zona; e L.P., che quel 18 dicembre scorso era al lavoro in un negozio di pastori a San Gregorio Armeno.