Proprio come l’ultimo giocato allo “Zaccheria” nel lontano 8 giugno 1997, il derby pugliese finisce in parità. Una vera e propria sfida tra le due città che decidono di dividersi lo storico derby, concludendo il match 1-1: sono i rossoneri ad andare in vantaggio grazie a un’autorete di Gyomer sul cross di Zambelli, poi una svista di Guarna e i biancorossi rimediano con Nenè che centra la porta e non sbaglia. Un errore costato caro alla squadra di Giovanni Stroppa che nel post partita è intervenuto in conferenza stampa assumendosi tutte le responsabilità e analizzando la partita:
“Prima che mi arrivano domande, vi parlo direttamente io dell’episodio del goal del Bari. Alzo le mani e mi assumo tutte le responsabilità. Abbiamo fatto 51 punti arrivando a segnare anche partendo proprio da Guarna. Errore tecnico? Sì. L’abbiamo pagato a caro prezzo? Sì. Nel momento in cui il calciatore sbaglia la responsabilità è solo mia perché io chiedo di giocare la palla così, anche centralmente. Sarei un romantico ma mi piacerebbe a un errore sentire l’applauso per poi magari fischiare a fine partita. Capisco la situazione, capisco il derby ma magari ci si puo mordere un po’ la lingua, avere una reazione diversa e non dare una pressione negativa al ragazzo. Non a caso da lì abbiamo giocato molto meno rispetto a prima. Mi sono piaciuti gli applausi all’ingresso in campo, e nel secondo tempo la squadra ha giocato a calcio come sa fare. Ai miei ho fatto i complimenti a fine partita perché hanno dato tutto. Il Bari si è rintanato nella propria metà campo e non era facile trovare spunti. Abbiamo fatto una partita importante contro un avversario strepitoso e di sicuro nel primo tempo potevamo chiuderla. Non ricordo occasioni importanti da parte del Bari. È mancato un po’ di palleggio all’inizio, nel secondo tempo siamo stati più bravi ma mancavo le forze negli ultimi 30 metri. Abbiamo rischiato qualcosa nelle ripartenze ma tutto sommato, rendendoci conto di quello che abbiamo speso nelle ultime due partite, è da considerare in maniera positiva. Abbiamo il dovere di continuare a lavorare in questa maniera.
Noi siamo orgogliosi di come siamo rappresentati sugli spalti. Non si può descrivere quello che si sente in campo, è assurdo… da Champions League. Siamo arrivati a 50 punti, ad una salvezza insperata per come stavamo a dicembre. Non possiamo dimenticarle queste cose e un applauso ai ragazzi bisognerebbe farlo perché hanno fatto una stagione stratosferica. Anche a Cittadella cercheremo di fare risultato. La nostra filosofia di andare a vincere con chiunque e ovunque arriva dal gioco: se non giochiamo a calcio non siamo il Foggia.”