Vico Equense. Nasce piazzale Giancarlo Siani. L’area che va tra piazza Mercato e corso Filangieri sarà dedicata al giornalista ucciso dalla camorra nel settembre del 1985. Lo ha deciso l’Amministrazione comunale del Sindaco Andrea Buonocore, che intitolerà lo spazio antistante alla nuova casa comunale al giornalista de “Il Mattino”, morto per mano della camorra il 23 settembre del 1985. La Giunta municipale ha risposto positivamente a una petizione popolare, che ha come primo firmatario Paolo Siani, fratello di Giancarlo, che chiedeva un luogo dedicato al ricordo del suo sacrificio. L’idea nacque l’anno scorso, durante una tavola rotonda all’Hotel Aequa. “Siamo certi – si legge nel documento consegnato all’Amministrazione comunale – che la memoria abbia un valore inestimabile. Essa permette di non dimenticare, perpetua i ricordi di un tempo che fu, come una cicatrice, lascia una traccia indelebile che rievoca gioia e dolori e ci permette di rimembrare gli antichi eroi che spezzarono la loro vita per amore della propria terra”. A Vico Equense Giancarlo ha vissuto gli anni più belli della sua vita, quelli con la fidanzata di allora, Daniela. Un ragazzo che tutti ricordiamo col suo sorriso migliore, l’aria sbarazzina su quella Mehari diventata simbolo di una morte crudele e ingiusta. La passione per il suo lavoro lo indusse a raccontare, senza mediazioni, ciò che accadeva a Torre Annunziata, andando oltre le mere notizie e cercando di analizzare le interdipendenze tra camorra e potere fino a giungere alla consapevolezza della “camorra come fenomenologia di potere”. “E proprio – si legge ancora nel documento – perché siamo consapevoli del suo alto valore etico e civile, chiediamo di avere un luogo dedicato a Giancarlo Siani in ricordo del suo sacrificio, ma soprattutto quale faro ed esempio per le generazioni presenti e a venire.” Giancarlo Siani ha pagato con la vita la sua voglia di raccontare la verità. Il suo sacrificio, però, non è stato vano, perché è diventato un simbolo positivo per noi adulti e, soprattutto, per tanti adolescenti che nemmeno l’hanno conosciuto.